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Tornare alla terra: le misure della Legge di Stabilità per l’agricoltura

19 Ottobre 20153 min read

Il premier Matteo Renzi l’ha chiamata “Tornare alla terra”: si tratta della sezione della Legge di Stabilità dedicata all’agricoltura.
L’entità della manovra è di circa 800 milioni, con sgravi fiscali sui fattori produttivi che dovrebbero portare, nelle intenzioni del Governo, ad un aumento degli investimenti nel settore.
Il ministro delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, Maurizio Martina, ha definito questa Legge di Stabilità come “una delle azioni più forti che siano mai state fatte negli anni a sostegno del settore primario“.

L’intervento principale riguarda l’abolizione dell’Imu sui terreni agricoli che varrà 400 milioni di euro. Vengono eliminati i tanto discussi criteri di classificazione dell’Istat:  in questo modo anche i produttori che possiedono terreni in aree di pianura non pagheranno l’Imu, come già avviene per le aziende agricole situate in aree montane o svantaggiate.
Vale, invece, 200 milioni di euro l’abolizione dell’Irap agricola. L’abbattimento delle imposte sui fattori di produzione costerà alle tasse dello Stato circa 600 milioni di euro con copertura finanziarie derivanti da altri settori.
Non ci saranno, quindi, nuove tasse sul settore agricolo. L’intento dell’esecutivo è aiutare comparti in difficoltà, come quello zootecnico, in modo da consentire agli imprenditori agricoli di tornare ad investire.
Proprio in questa direzione va l’istituzione di un Fondo per l’acquisto e la rottamazione di trattori e macchinari agricoli. In tutto verranno destinati 45 milioni, ai quali andranno aggiunte le risorse per i cosiddetti super-ammortamenti che permetteranno agli imprenditori che investono nella propria azienda di ammortizzare al 140% anziché al 100%.

La Legge di Stabilità aiuta anche un altro settore particolarmente in difficoltà, come quello lattiero caseario. I produttori di latte alta qualità potranno beneficiare dell’aumento della compensazione Iva dall’8,8% al 10%.
Attraverso questo provvedimento, dal valore di 32 milioni di euro, ogni produttore guadagnerà 0,5 centesimi in più per ogni litro di latte venduto.
Il Governo, infine, ha previsto anche lo stanziamento di 140 milioni di euro in due anni per il programma assicurativo contro le calamità naturali. Tali risorse serviranno a coprire parte delle polizze assicurative sottoscritte dagli agricoltori e serviranno a limitare i danni inflitti dalle emergenze fito-sanitaria come il virus Xylella.
Sono già arrivate le prime reazioni da parte delle associazioni di categoria. «Questi provvedimenti – ha commentato Agrinsieme, il coordinamento di Cia, Confagricoltura, Copagri ed Alleanza delle Cooperative agroalimentari consentiranno alle imprese agricole di ripartire con nuovi investimenti nella direzione dello sviluppo e di una maggiore competitività del settore»

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