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Renzi e Martina all’unisono: via l’Imu agricola. E il premier “adotta” i formaggi italiani

15 Settembre 20153 min read

Il Primo Ministro Matteo Renzi ed il Ministro delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali Maurizio Martina hanno partecipato alla Giornata dell’Agricoltura italiana ad Expo 2015. Per l’occasione si è svolta anche l’assemblea nazionale di Coldiretti che ha stimolato il dibattito su alcuni temi essenziali per il presente ed il futuro dell’agricoltura italiana.

Uno di questi è sicuramente l’Imu sui terreni agricoli, un provvedimento che ha impoverito il reddito dei produttori aggravando la già difficile situazione del settore agricolo italiano.
Nella prossima Legge di Stabilità, secondo il premier, verrà abolita in via definitiva: «Il prossimo anno l’Imu agricola sarà cancellata: dal primo gennaio 2016 non si pagherà più. E anche sull’Irap agricola avete ragione: dal prossimo anno non si pagherà più. Abbiamo trovato le coperture ieri, sarà in legge di contraffazione parmigianostabilità».
Martina ha parlato di un taglio delle tasse per il mondo agricolo, tra Imu ed Irap, stimabile attorno al miliardo di euro. L’abbattimento del cuneo fiscal per le imprese agricole rappresenterebbe una boccata d’ossigeno vitale per l’intero settore, considerato il periodo di grave difficoltà che stanno vivendo il lattiero caseario, l’ortofrutticolo ed il settore olivicolo.
All’interno della Legge di Stabilità, ha rilanciato Renzi, ci saranno anche degli interventi per aumentare l’export dei prodotti agroalimentari, sfruttando l’appeal che nutrono le nostre specialità in mercati come quello statunitense.
L’agroalimentare italiano ha tutte le potenzialità per raggiungere il livello di esportazioni di paesi come la Francia e la Germania; per questo motivo è importante che anche le piccole e medie aziende agricole siano in grado di investire nell’internazionalizzazione, sfruttando le risorse offerte dal Governo e le potenzialità dei processi di aggregazione.

Un altro dei temi scottanti è la lettera di diffida inviata dall’Ue al nostro Paese nella quale viene intimato all’Italia di abolire il divieto di produzione di formaggi con il latte in polvere.
Come più volte ribadito in questa sede, l’eliminazione di tale divieto comporterebbe un grave impoverimento per il settore lattiero-caseario italiano e della sua tradizione centenaria di alta qualità, senza contare la grande quantità di posti di lavoro che andrebbero persi.
Il Governo, nelle parole del ministro Martina, si è schierato dalla parte degli agricoltori italiani. Nella giornata odierna anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha sposato la causa dei produttori di latte e derivati nostrano, adottando simbolicamente dei formaggi Made in Italy portati sul palco da due giovani produttrici italiane.

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