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Istat: le prospettive dell’economia italiana secondo imprese e famiglie

5 Febbraio 20162 min read

L’Istat ha pubblicato la nota mensile sull’andamento dell’economia italiana per il mese di gennaio 2016.
L’Italia sta attraversando un fase di crescita inferiore rispetto alle previsioni, come certificato ieri dall’Unione Europea.

La stessa Istat fa sapere che “l’indicatore anticipatore dell’economia rimane positivo a novembre, sebbene con una intensità più contenuta rispetto ai mesi precedenti, suggerendo il proseguimento della fase di moderata crescita dell’economia italiana“.
fiducia consumatoriIl parziale rallentamento dell’economia impatta fortemente sul clima di fiducia delle imprese.
L’aspetto più interessante evidenziato dall’istituto di statistica è proprio la diversa percezione dell’andamento economico italiano tra famiglie e aziende.
Su queste ultime pesa la diminuzione del fatturato e della produzione industriale. Nel mese di novembre, infatti, il fatturato ha fatto registrare una perdita congiunturale dell’1,1%, mentre la produzione industriale ha perso 0,5 punti percentuali rispetto al mese di ottobre.

Il settore che fatica maggiormente ad intraprendere la strada della ripresa è quello manifatturiero. Gli ordinativi del comparto hanno segnato una riduzione congiunturale nel trimestre settembre-novembre del -1,8% a causa delle forti diminuzioni delle commesse estere (-3,3%).
Tutti questi elementi hanno provocato una variazione negativa del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, passato a gennaio 2016 da 104 a 103,2.
Diversa, invece, la situazione delle famiglie.
Nel terzo trimestre del 2015 il loro potere d’acquisto è aumentato dell’1,4% rispetto al trimestre precedente, ma cosa ancora più importante è aumentato il reddito disponibile dell’1,3% .
C’è, dunque, un netto miglioramento della situazione economica delle famiglie italiane, che si è tradotta, però, più in un aumento della propensione al risparmio (+0,9%) che in una variazione positiva dei consumi (+0,4%). Per questo motivo, come rilevano i grafici Istat, l’indice di fiducia dei consumatori è schizzato a 118,9 punti, facendo registrare il livello più alto dagli anni pre-crisi.

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