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Biologico: nuova normativa europea

21 Luglio 20152 min read

Nel corso del Consiglio Agrifish è stato raggiunto un accordo in merito alla proposta di un nuovo regolamento sul biologico.
L’Italia è stata uno dei principali promotori della misura volta a tutelare in primo luogo i produttori europei.

kiwi biologicoUna delle principali novità della nuova legislazione riguarderà, infatti, l’importazione di prodotti biologici provenienti da paesi extra Ue. Con l’approvazione del nuovo regolamento potranno essere importati solo prodotti che seguono le norme produttive europee oppure che siano oggetti di accordi di reciprocità fra Stati.
In questo modo viene tutelato il mercato europeo di fronte all’arrivo di beni non conformi agli standard continentali in materia di biologico. Il nuovo regolamento intende innanzitutto fornire maggiore qualità e trasparenza al consumatore, che potrà così avere la certezza di acquistare un prodotto realizzato attraverso tecniche rigidamente regolamentate.

Un’altra novità importante riguarda i piccoli produttori. La nuova normativa europea consentirà le certificazioni di gruppo, aprendo così il mercato anche alle piccole aziende e consentendo una diffusione più capillare del biologico su tutto il territorio nazionale.
Ci sono, inoltre, dei parziali cambiamenti in tema di controlli. Viene confermato l’obbligo di controllo annuale, ma ci sarà la possibilità di dilazionare le ispezioni fino ad un massimo di trenta mesi per le imprese meno soggette a rischio.
L’Italia, infine, insieme alla Spagna ha chiesto un’azione più forte in tema di residui di sostanze non ammesse riscontrati sui prodotti biologici. Sul punto ci sono troppe discordanze all’interno delle legislazioni nazionali ed un totale vuoto normativo nella regolamentazione europea.
Per questo motivo il nostro paese ha presentato una dichiarazione con la quale chiede un miglioramento in Parlamento dell’articolo sui residui inserito nel nuovo regolamento.
«L’intesa raggiunta – ha commentato il Ministro delle Politiche Agricole, Forestali ed Ambientali, Maurizio Martina – è frutto anche del lavoro che abbiamo fatto durante il semestre di Presidenza italiana. Possiamo ancora migliorare nei futuri passaggi del regolamento. In Italia nei prossimi anni investiremo nel biologico 1,5 miliardi di euro, proprio per potenziare un settore dove siamo leader con oltre 52mila operatori». 

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