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Olio: -25% negli ultimi dieci anni, positiva la campagna 2015-2016

1 Dicembre 20152 min read

Negli ultimi dieci anni i consumi d’olio extra vergine degli italiani sono diminuiti del 25%.
Una cifra enorme che insieme all’aumento dell’importazione di prodotti provenienti dalla Spagna, dalla Grecia e più recentemente dalla Tunisia, rende l’idea dello stato di difficoltà del settore.

Le cause del crollo sono individuabili soprattutto negli scandali giudiziari (l’ultimo quello che ha coinvolto sette note case produttrici) che hanno piano olivicolo nazionalerivelato una serie di truffe e di contraffazioni alimentari ai danni dei consumatori. Anche la diffusione di virus come la Xylella e di problemi fitosanitari cronici come la mosca olearia ha portato gli italiani a ridurre gli acquisti di olio d’oliva, ridimensionando il mercato interno di uno degli alimenti chiave della dieta mediterranea.
La situazione del settore è estremamente preoccupante ed è aggravata, sottolinea Coldiretti, dall’invasione di prodotti provenienti dalla Tunisia, diventata ormai il terzo fornitore del nostro paese dopo Spagna e Grecia.
Nel 2015 c’è stata una crescita di import d’olio dalla Tunisia del +734%. L’olio tunisino o spagnolo viene spesso mescolato con quello italiano e venduto con marchi nostrani, magari acquistati da aziende estere.
Il prodotto in questione, dunque, è tutt’altro che espressione del Made in Italy.
Gli ultimi dati sulla campagna olearia 2015-2016, però, sembrano ridare un po’ di fiducia ai produttori. Secondo Unaprol quest’anno dovrebbe esserci un aumento della produzione del +46% a livello nazionale, con 298.348,20 tonnellate di olio prodotto.
Tutte le regioni, eccetto la Sardegna che vede una diminuzione della produzione del 20%, dovrebbe incrementare in maniera sensibile la quantità d’olio per via della scomparsa della mosca olearia e di condizioni climatiche abbastanza favorevoli in tutta Italia.
Oltre alla quantità, che rimane comunque inferiore rispetto a quella di un paio di anni fa, i segnali positivi arrivano anche dalla qualità che quest’anno dovrebbe essere molto elevata.

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