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Latte: trovato l’accordo sul sistema di indicizzazione dei prezzi

28 Gennaio 20163 min read

Un nuovo meccanismo di indicizzazione dei prezzi del latte e la firma del decreto che fornisce aiuti diretti agli allevatori.
Sono questi i risultati dell’incontro svoltosi oggi a Roma tra i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell’industria, delle cooperative e della grande distribuzione del settore lattiero-caseario.

C’era grande attesa per la riunione odierna dopo le tensioni dei mesi scorsi che avevano portato gli allevatori ad attuare diverse forme di protesta su tutto il territorio nazionale.
latte prezzoQuella che è stata ribattezzata come la “guerra del latte” nasce per via della scarsa remunerazione del prezzo del latte denunciata dai produttori e del mancato rispetto degli accordi pattuiti con l’industria.
In quell’occasione fu decisivo l’intervento del Ministro Martina che portò le parti a trovare un accordo temporaneo con il prezzo del latte passato da 34 a 37 centesimi al litro.

L’incontro odierno si rivelava fondamentale per fornire maggiore stabilità ai metodi di calcolo dei prezzi, tenendo conto di variabili come i costi di produzione e l’andamento dei prezzi del latte e dei formaggi sul mercato interno ed estero.
Il nuovo sistema di indicizzazione è stato elaborato da Ismea e prende in considerazione 4 gruppi di riferimento:

1- prodotti a medio-bassa stagionatura (Provolone Val Padana fresco e maturo, Mozzarella, Gorgonzola, Italico);

2- prodotti a elevata stagionatura (Parmigiano Reggiano e Grana Padano in vari gradi di stagionatura);

3- prodotti esteri (Latte scremato in polvere Francia, Oceania e Germania, Edamer Germania, Latte intero in polvere Germania);

4- input di produzione (mais, farina di soia, sorgo, crusche, farinacci).

Per ogni gruppo vengono selezionati i cinque prodotti con il coefficiente più alto. Il meccanismo intende sfruttare l’ampiezza dei panieri e l’articolazione dei prodotti per evitare che l’indice si renda protagonista di fluttuazioni improvvise, ampie ed imprevedibili.
Il nuovo sistema segue tecniche di statistica che limitano al minimo le imprecisioni ed escludono qualsiasi carattere di soggettività.

È stato firmato anche il decreto che ripartisce 25 milioni di euro in termini di aiuti diretti agli allevatori. L’impatto stimato è un aumento del prezzo del latte attorno al centesimo in più al litro.
«Continuiamo a lavorare concretamente – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martinaper sostenere tutto il sistema lattiero caseario italiano. Dopo l’accordo di novembre, siamo passati alla fase operativa, mantenendo gli impegni presi per interventi strutturali, a partire dalla definizione del meccanismo di indicizzazione del prezzo. Un punto centrale, atteso da anni, per tutelare meglio il reddito dei nostri allevatori, tenendo in considerazione parametri reali come i costi di produzione. La collaborazione tra le componenti della filiera – conclude Martina – va avanti e può diventare un fattore determinante per la ripresa del settore. Ora sarà importante applicare le decisioni prese e rispettare la durata minima dei contratti che deve essere di almeno un anno».

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