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Il Jobs Act promosso dagli italiani?

27 Luglio 20153 min read

Cosa pensano gli italiani del Jobs Act? Le polemiche sulla nuova riforma del mercato del lavoro hanno monopolizzato la scena pubblica degli scorsi mesi, con l’abolizione della reintegra per i licenziamenti illegittimi di tipo economico e disciplinare che ha fatto mobilitare i sindacati.

caschetto lavoroUn’indagine di Community Media Research in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per La Stampa, ha analizzato il grado di conoscenza della riforma da parte dei cittadini ed i loro orientamenti in merito al Jobs Act nel suo complesso e alle sue proposte più discusse.
Ne è venuto fuori un quadro per certi versi sorprendente. Gli italiani sembrano essere abbastanza aperti alle novità introdotte dal Jobs Act (maggiore flessibilità, indennizzo economico in caso di licenziamento, tutele crescenti), ma sono condizionati dall’appartenenza politica.

Il 58,2% degli intervistati dichiara di aver seguito a grandi linee il dibattito sulla riforma del mercato del lavoro, mentre il 12,6% dice di averlo seguito in maniera approfondita. Quindi c’è una discreta informazione sull’argomento, dovuta all’esposizione mediatica che una questione come il lavoro riesce ad ottenere sui principali canali informativi, sia in Tv che sul web.
La maggioranza degli interpellati (37,3%) ritiene che il Jobs Act sia vantaggioso sia per le imprese che per i lavoratori, mentre il 33,6% sostiene ne trarranno beneficio solo le imprese.
C’è comunque un sentore diffuso che i lavoratori non siano molto avvantaggiati dalle misure introdotte nella riforma, come dimostrato dalla scarsa percentuale di intervistati (3,0%) che vede dei vantaggi solo per i lavoratori.
Gli orientamenti si dimostrano comunque abbastanza condizionati dalle ideologie politiche. È soprattutto nell’area di Centro (61,6%) e di Centro sinistra (52,6%) che prevale la convinzione che il Jobs Act favorisca sia imprese che lavoratori; mentre chi dichiara di essere di sinistra reputa la riforma vantaggiosa solo per le imprese (51,6%).
Anche a destra sono diffuse opinioni prevalentemente contrarie sul Jobs Act: il 21,1% degli intervistati di destra, ad esempio, pensa che sia svantaggioso sia per le imprese che per i lavoratori.

L’indagine svolta da Community Media Research disaggrega, inoltre, le singole proposte del Jobs Act per vedere se trovano pareri favorevoli o contrari da parte degli intervistati. Alla domanda se è meglio ricevere un indennizzo economico al posto della reintegra nel posto del lavoro, il 77,5% degli intervistati ha risposto di sì.
Allo stesso modo sempre il 77,5% si dichiara favorevole ad una maggiore mobilità pur di non perdere il lavoro ed il 76,3% ritiene corretta un’assunzione a tempo indeterminato con tutele crescenti con l’aumentare dell’anzianità.
Le tre misure principali del Jobs Act, dunque, trovano pareri abbastanza favorevoli. Anche la riforma nel suo complesso viene valutata positivamente con il 51,4% degli intervistati che si trova prevalentemente d’accordo con il Jobs Act ed il 29,4% che è totalmente d’accordo.

 

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