Now Reading: Pesche e nettarine: crescono i raccolti ma i prezzi rimangono bassi

Loading
svg
Open

Pesche e nettarine: crescono i raccolti ma i prezzi rimangono bassi

27 Luglio 20152 min read

Un 2015 positivo per il mercato delle pesche e delle nettarine? Gli ultimi dati sul raccolto 2015, elaborati dal Centro servizi ortofrutticoli (Cso), parlano di 579 mila tonnellate di prodotto che dovrebbero essere immesse sul mercato, con un aumento del 4% rispetto allo scorso anno.

frutta embargo russiaSi tratta di un risultato molto positivo, considerando anche il momento difficile che sta attraversando il settore. Basta dare uno sguardo alle altre maggiori realtà europee per comprendere la dimensione della crisi del comparto delle pesche e delle nettarine.
La Spagna, per fare un esempio, che viene considerato il modello di riferimento immetterà 563 mila tonnellate, facendo registrare un aumento solo dell’1% nel confronto con l’anno precedente.
Francia e Grecia, al contrario, dovrebbero avere una variazione negativa vicina al -10%.

Il Mediterraneo delle pesche e delle nettarine, dunque, torna a parlare italiano, ma sono elaborazioni che non devono trarre in inganno.
I problemi rimangono molto importanti: l’embargo russo, ad esempio, costringerà i produttori a vendere una parte considerevole del proprio raccolto sul mercato italiano.
L’eccesso di offerta, al cospetto di una domanda interna piuttosto debole, fa crollare letteralmente i prezzi. Attualmente le pesche e le nettarine sono vendute a 25-30 centesimi al chilo, un prezzo che non ripaga in maniera adeguata l’agricoltore.
L’Unione Europea è dovuta intervenire per dare una mano ai produttori estendendo le misure straordinarie per il settore ortofrutticolo fino a giugno 2016.
La crisi del comparto delle pesche e delle nettarine ha portato molti produttori ad orientarsi verso altre colture, con il kiwi che sta prepotentemente salendo alla ribalta.
Ci sono state in questi mesi diverse opere di riconversione ed accordi tra aziende agricole, consorzi e cooperative per implementare le coltivazioni di kiwi.
Tra gli accordi più importanti in questo senso c’è quello tra la cooperativa Osas – Campoverde ed Agrintesa con un investimento di 40 milioni di euro per la riconversione di 700 ettari di terreno nell’area di Sibari – Castrovillari.
Il kiwi può diventare, dunque, un prodotto fondamentale per il settore ortofrutticolo in un periodo di difficoltà per le altre colture.

Sostieni la voce libera della cooperazione

Cari lettori e sostenitori della cooperazione,

Cooperative Italia è nato con una missione chiara: offrire una piattaforma informativa dedicata ai temi della cooperazione, economia, lavoro, agricoltura, terzo settore, innovazione sociale e innovazione d'impresa. Da sempre, ci impegniamo a fornire contenuti accurati, approfonditi e imparziali, perché crediamo in un media libero e indipendente.

Se condividete la nostra visione e la nostra passione, vi invitiamo a sostenerci. Ogni contributo, anche il più piccolo, fa la differenza.

svg

What do you think?

Show comments / Leave a comment

Leave a reply

svg