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Grecia: anche Varoufakis vota il secondo pacchetto di riforme

23 Luglio 20152 min read

Si riduce il fronte anti-Tsipras all’interno di Syriza? Nella notte il Parlamento di Atene ha votato il secondo pacchetto di riforme richiesto dai creditori con con 230 voti a favore, 63 voti contrari, 5 astenuti e 2 assenti.
Gli esponenti di Syriza che hanno votato contro o  si sono astenuti sono passati dai 39 delle votazioni di mercoledì scorso e ai 36 di questa notte.

Ma tra i voti favorevoli alle riforme approvate c’è quello “pesante” dell’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis. Un cambio di rotta importante per uno dei più duri oppositori all’accordo con i creditori internazionali.
Il processo di normalizzazione della crisi greca sta lentamente andando avanti e le parole della Merkel, che ha aperto varoufakisalla possibilità di ristrutturare il debito ellenico, non sono casuali.
Il rischio di un eventuale Grexit spaventa entrambi i contraenti ed il referendum contro le richieste dell’ex troika ha dimostrato come il popolo greco sia disposto anche a compiere delle scelte radicali per il futuro del paese.
Il compromesso sembra essere al momento la strada maggiormente percorribile: le posizioni più radicali, come quelle del ministro delle finanze tedesco Schauble e quella dello stesso Varoufakis, sono state messe da parte.

E la votazione a favore del secondo pacchetto di riforme da parte dell’ex ministro delle finanze ellenico è un chiaro segnale di come Tsipras stia mediando per la ricomposizione delle fratture interne ed esterne, nonostante Varoufakis abbia dichiarato che il suo voto favorevole è solo per “fare guadagnare tempo al governo”.
Il processo delle riforme, però, non è stato ancora completato. Nella notte di ieri è stata votata la riforma del codice di procedura civile, che prevede una maggiore velocità dell’impianto giudiziario per favorire gli investimenti esteri, e l’adozione della direttiva Ue sulla risoluzione delle banche in fallimento.
Lo scontro potrebbe diventare più aspro nei prossimi giorni, quando dovranno essere votati dei provvedimenti molto discussi come la rivisitazione delle baby pensioni e l’eliminazione delle agevolazioni per gli agricoltori.

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