Now Reading: Cina: la borsa sprofonda, quale futuro per l’economia reale?

Loading
svg
Open

Cina: la borsa sprofonda, quale futuro per l’economia reale?

27 Luglio 20153 min read

La Borsa di Shanghai a picco come mai negli ultimi otto anni. Un’altra giornata nera per i listini cinesi dopo il parziale recupero dei giorni scorsi; il timore, adesso, è che l’economia reale possa risentirne in maniera pesante.

borsa cineseSpeculazione che diventa azzardo. La Borsa in Cina viene considerata quasi come un gioco: inevitabile che prima o poi dovesse presentarti il conto.
Un conto salatissimo, se consideriamo che la borsa cinese sta vivendo una crisi finanziaria di dimensioni epocali. Alcuni l’hanno già soprannominata come la “crisi del ’29 cinese“.
E non si tratta di un accostamento esagerato se pensiamo che tra il 12 giugno ed i primi di luglio, la borsa cinese ha perso più del 30% per proprio valore del equivale a circa venti volte il debito greco.

Il Governo ha provato ad intervenire immettendo liquidità sul mercato e acquistando titoli attraverso enti controllati dallo Stato. In tre settimane la borsa è riuscita a recuperare il 16%; la sensazione, però, che si trattasse di una quiete prima della tempesta era nell’aria ed infatti gli investitori hanno ricominciato a vendere le proprie azioni con delle conseguenze devastanti per i listini cinesi e possibili effetti rilevanti per l’economia reale e per i partner commerciali.
Oggi Shanghai ha perso -8,48%, risultando il peggior giorno della borsa di Shanghai negli ultimi otto anni, mentre Hong Kong ha perso il 3,1%.
La vendita delle azioni potrebbe ricominciare in maniera compulsiva ed è impossibile non immaginare effetti sull’economia reale. In questi anni sono stati tanti i piccoli risparmiatori che hanno deciso di investire in borsa, vittime di una bolla speculativa senza precedenti.
La perdita dei loro risparmi e le difficoltà che potrebbero sopraggiungere nell’estinguere i loro debiti con gli istituti di credito potrebbe rischiano di causare un importante calo dei consumi.

La contrazione della domanda cinese avrebbe delle conseguenze inevitabili anche negli altri paesi. La Cina è diventata ormai uno dei principali partner commerciali degli stati occidentali, con un percentuale di export che cresce di anno in anno.
Non è un caso che le borse americane ed europee abbiano accusato il colpo del nuovo crollo asiatico, aprendo la giornata in segno negativo. Le dimensioni della bolla speculativa cinese potrebbe, dunque, essere più grandi del previsto e coinvolgere non solo l’economia reale locale, ma in parte anche quella di Stati Uniti ed Europa.

Sostieni la voce libera della cooperazione

Cari lettori e sostenitori della cooperazione,

Cooperative Italia è nato con una missione chiara: offrire una piattaforma informativa dedicata ai temi della cooperazione, economia, lavoro, agricoltura, terzo settore, innovazione sociale e innovazione d'impresa. Da sempre, ci impegniamo a fornire contenuti accurati, approfonditi e imparziali, perché crediamo in un media libero e indipendente.

Se condividete la nostra visione e la nostra passione, vi invitiamo a sostenerci. Ogni contributo, anche il più piccolo, fa la differenza.

svg

What do you think?

Show comments / Leave a comment

Leave a reply

svg