Sarà presentato con ogni probabilità il 21 settembre “Italia 4.0”, il piano del Ministero dello Sviluppo Economico per aumentare gli investimenti nel comparto industriale.
In questi giorni i tecnici del Governo stanno discutendo i dettagli del provvedimento. Al momento si parla di investimenti per 10 miliardi nel settore industriale e 7 in ricerca e sviluppo, che si andranno ad aggiungere ai 7,5 miliardi già stanziati per il piano banda ultralarga.
Secondo Palazzo Chigi il piano dovrebbe portare ad un aumento degli investimenti privati da 80 a 90 miliardi l’anno e far aumentare la spesa privata in ricerca e sviluppo da 13 a 20 miliardi di euro.
Sono tre i pilastri dell’intervento:
- incentivi alle imprese ed investimenti innovativi: dovrebbero essere, innanzitutto, confermati alcuni incentivi come il super-ammortamento al 140% per i beni strumentali delle imprese del Mezzogiorno; verrà inoltre ricapitalizzato con 900 milioni il Fondo di garanzia per le Pmi, rifinanziata con 100 milioni la “Nuova Sabatini” e saranno investiti 2 miliardi di euro fino al 2020 per rafforzare il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Tra gli obiettivi del Piano c’è anche quello di supportare gli investimenti privati in startup ed imprese innovative. Ci saranno, ad esempio, detrazioni fino al 30% per chi investe fino ad un milione di euro nelle startup e verrà attivato un Fondo per le startup dei big data, internet delle cose, fintech ed intelligenza artificiale. - infrastrutture: in questo ambito rientra il piano bando ultralarga, già approvato nei mesi scorsi dal Governo, ma che fatica ancora a diventare operativo. L’esecutivo ha in mente una serie di agevolazioni per facilitare gli investimenti dei privati nelle cosiddette “aree grigie“, ovvero quelle zone che si trovano a metà tra le zone a fallimento di mercato, per le quali lo Stato ha già investito 3 miliardi di euro, e le aree nere, dove sono già intervenuti i privati.
Nelle aree grigie ci sono più del 65% delle imprese italiane, quindi sarà fondamentale trovare un meccanismo per dotare anche queste zone della banda ultralarga. L’obiettivo è arrivare al 2020 con il 100% delle aziende coperto con banda ultralarga a 30 megabit/secondo ed il 50% a 100 mega. - ricerca e sviluppo: investimenti importanti anche per la formazione degli studenti, con particolare attenzione alle competenze digitali nelle scuole.
Saranno finanziati nuovi corsi universitari e master sull’Industria 4.0 e 900 dottorati di ricerca specializzati.
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