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Povertà e disuguaglianze: alcuni dati sulla situazione africana

12 Marzo 20153 min read

Concentrazione della ricchezza e povertà sempre più diffusa: sono i fenomeni emergenti nella società contemporanea che la crisi economica ha contribuito a rendere ancora più evidenti.
Le risorse, infatti, sono concentrate nelle mani di pochi e c’è il rischio che nei prossimi anni la situazione possa addirittura peggiorare.
Secondo il rapporto di Oxfam “Grandi Diseguaglianze Crescono” nel 2016 l’1% della popolazione mondiale sarà più ricco del restante 99%.
Una forbice che è destinata ad aumentare e che favorirà specialmente due categorie di super ricchi: quelli operanti nel settore finanziario e farmaceutico-medico.

Si tratta, infatti, di professioni in continua espansione, che rappresentano l’emblema del capitalismo moderno. Le imprese appartenenti a questi due ambiti svolgono, inoltre, un’importante attività di lobbying nei confronti delle istituzioni nazionali e sovranazionali.
L’obiettivo è ottenere un quadro fiscale e giuridico favorevole. Non è un caso, ad esempio, come il settore farmaceutico sia difficilmente sottoponibile a processi di liberalizzazione e che tasse sulle transazioni finanziarie non siano viste di buon occhio ed in alcuni si rivelano addirittura inefficaci.

africaSi vengono così a creare situazioni di diseguaglianza sempre più evidenti. Tali differenze balzano ancora di più all’occhio quando è coinvolto un continente come l’Africa, universalmente riconosciuto come il più povero su scala mondiale.
I grandi ricchi, però, esistono anche nel continente africano. Christoph Lakner, blogger e consulente della Banca Mondiale, ha effettuato un’indagine sulla diseguaglianze esistenti in Africa, prendendo come punto di riferimento scientifico i dati di Credit Suisse sulla ricchezza delle nazioni e quelli di Forbes sugli uomini più ricchi al mondo.
Ne è venuto fuori un quadro allo stesso tempo interessante ed inquietante. Secondo l’analisi di Lakner, i dieci uomini africani più ricchi possiedono 62 miliardi di dollari che corrispondono alla ricchezza posseduta dalla metà della popolazione africana.
Se prendiamo considerazione i tre più ricchi d’Africa, scopriamo addirittura che dispongono di risorse pari a quelle del 40% della popolazione africana.
Numeri davvero impressionanti e che non possono essere trascurati dalle istituzioni mondiali. Una simile degenerazione delle disuguaglianze può portare, nel lungo periodo, ad effetti devastanti dal punto di vista politico e sociale.
Ma non è da sottovalutare anche l’impatto dal punto di vista economico che può avere una così evidente concentrazione della ricchezza, visto che porterà inevitabilmente ad un crollo dei consumi su scala mondiale.
Ecco perché l’implementazione di politiche redistributive è una misura da considerare in maniera urgente, perché un mondo diseguale è un mondo ingiusto e soprattutto sconveniente.

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