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Maurizio Gardini a Virus: Conserve Italia il colosso della qualità e della filiera controllata

6 Novembre 20155 min read

Un’intervista interessante, non priva di momenti di ilarità, che ben racconta il personaggio Maurizio Gardini.
Il presidente di Conserve Italia e di Confcooperative è stato ospite della trasmissione Virus condotta da Nicola Porro.
Il vertice della cooperativa emiliana ha raccontato la storia della sua azienda, soffermandosi sugli sviluppi recenti del mercato agroalimentare e sulla tradizione di un marchio, Cirio, acquistato di recente da Conserve Italia e che rappresenta la storia del pomodoro italiano.

L’uomo che ha reso le cooperative italiane numero uno in Europa nel settore delle conserve ortofrutticola”. Con queste parole Nicola Porro presenta Maurizio Gardini.
gardini virusConserve Italia ha raggiunto di recente un traguardo importante: oltre 1 miliardo di euro di fatturato aggregato che rappresenta il miglior bilancio della storia dell’azienda.
Il tutto arriva, sottolinea Gardini, a tre anni dall’alluvione di Albinia che ha provocato gravi danni economici alla cooperativa e ha costretto soci, produttori e lavoratori a fare enormi sacrifici.
Oggi Conserve Italia è uno dei leader in Europa nel mercato della conservazione ortofrutticola, merito di una strategia commerciale improntata sul recupero di alcuni prodotti come il cecio, la pesca sciroppata ed i borlotti e sull’incentivazione dell’internazionalizzazione dell’azienda.
Non è un caso che il 40% del fatturato di Conserve Italia si sviluppi all’estero grazie anche ad una serie di accordi di collaborazione con gruppi che operano oltreoceano (di recente è stato firmato un accordo commerciale con l’azienda Colavita, leader per vendita di olio extravergine italiano negli Stati Uniti) e alle controllate di Conserve Italia in Spagna o in Francia.

Ma l’aspetto più importante della crescita della cooperativa è l’attenzione scrupolosa alla qualità, al controllo e al rispetto dell’ambiente: «Dal campo fino alla tavola – spiega Gardini – il processo è tutto controllato con i nostri tecnici che seguono le aziende agricole, programmano le semine, programmano gli impianti di frutta, arriva la frutta negli stabilimenti e viene trasformata, si fanno i migliori succhi di frutta piuttosto che i legumi e poi arriva direttamente sul mercato con i nostri marchi in un’unica mano».
Filiera controllata, dunque, ma anche prodotto italiano di qualità: il 92% delle materie prime utilizzate da Conserve Italia, infatti, proviene dall’Italia, il che consente all’azienda romagnola di essere un simbolo nel mondo del Made in Italy agroalimentare.

Un accenno importante Gardini lo riserva anche ad Expo e a quello che ha significato per tutto il mondo dell’agroalimentare: «Expo è stato un grandissimo evento – aggiunge Gardini – che ha portato milioni di visitatori. Io avrei voluto che la Carta di Milano fosse qualcosa di più forte, un accordo globale sull’accesso al cibo per tutti, sulla sostenibilità ambientale, su un modo diverso di produrre cibo. Noi su questo ci stiamo impegnando: i nostri soci che fanno pomodoro, piuttosto che mais, accettano dei disciplinari che riducono il consumo di acqua, che riducono il consumo di chimiche perché l’obiettivo che ci siamo dati è non solo di fare ottimo prodotto, ma fare anche un prodotto che sia rispettoso dell’ambiente e che abbia una sostenibilità ambientale perché l’acqua è un bene prezioso e non ci sarà acqua per sempre e soprattutto non possiamo sprecarla».
Lotta agli sprechi, diritto al cibo, sostenibilità e rispetto del principio legalità saranno, dunque, le prossime sfide di Conserve Italia e del mondo della cooperazione intera, nel giorno in cui inizia il processo Mafia Capitale portando con sé una scia infinita di polemiche.
«Il Paese si aspetta dalla cooperative – conclude Gardini – qualcosa di più perché riconosce nelle cooperative una virtù. Sono cooperative socialmente responsabili, sono imprese che hanno un loro codice etico».
Mafia Capitale, dunque, deve essere uno stimolo per ripristinare i valori autentici della cooperazione ed effettuare un’efficace operazione di pulizia interna. Le coop devono ripartire dalla qualità delle loro produzioni e dei servizi, eliminando le “mele marce” e valorizzando una storia centenaria di legalità e lavoro a servizio del territorio.

Qui l’intervista integrale: Maruzio Gardini intervistato da Nicola Porro su Virus – Raidue

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