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Il caso Report-Coop e la risposta della cooperativa di consumatori

9 Maggio 20164 min read

Ieri sera la trasmissione Report, condotta da Milena Gabanelli, ha mandato in onda un servizio sulla Coop e sulla sua attività di prestito sociale che, secondo il giornalista Luca Chianca, autore del contributo, rappresenta la quota più rilevante del giro di affari della cooperativa di consumo. 

Il servizio parte con la storia di Fortunato Peron, proprietario della Celox, società produttrice di pere e fornitrice di Coop. L’azienda ha di recente chiuso i battenti a causa della scontistica applicata da Coop sulle pere nei propri supermercati e per via dello stop alla fornitura delle pere di importazione estera.
coop italiaLa decisione di interrompere una parte del rapporto di fornitura tra Celox e Coop, è costata a quest’ultima una condanna ad una multa di 50.000 euro deliberata dall’Autorità di Vigilanza.
Secondo Report, il principale giro d’affari di Coop non viene però dalle vendite nei supermercati, ma dall’attività di prestito sociale che rappresenta il modello storico di finanziamento delle cooperative di consumatori. I soci decidono di finanziare la cooperativa attraverso l’apertura di libretti di risparmi presso gli sportelli dei supermercati con interessi che vanno dallo 0,6% al 2%.
La denuncia di Report non riguarda, però, l’attività di prestito sociale in senso stretto che, come precisa Coop stessa, nasce ed è regolamentata per ovviare alla sotto patrimonializzazione delle cooperative, ma concerne l’apertura di veri e propri sportelli bancari, come quello presente alla Coop di Largo Agosta a Roma, dove i possessori di tessera Coop possono prelevare liberamente soldi dal proprio libretto di risparmio.
Questo comporterebbe, secondo l’indagine di Report, il reato di esercizio abusivo dell’attività bancaria. Non è mancata in merito la risposta di Coop, secondo la quale non si tratterebbe di abusiva attività bancaria, ma solo di servizio ai soci. Sulla questione, aggiunge la cooperative di consumatori, sta lavorando anche Bankitalia.

Il prestito sociale delle cooperative di consumo presenti in tutta Italia ammonta a 11,3 miliardi di euro. Il rischio, denuncia Report, è che il risparmio dei soci non sia adeguatamente controllato, mancando le garanzie presenti, invece, per gli istituti bancari.
A tal proposito viene presentato il caso di Coopca, cooperativa friulana che ha chiuso la sua attività nel dicembre 2015, causando ai soci prestatori una perdita di 27 milioni di euro di prestito sociale.
Coop ha voluto rispondere punto per punto alle accuse di Report attraverso un portale dedicato. Viene ricostruita la genesi della decisione della trasmissione di Rai Tre di effettuare un servizio su Coop con la pubblicazione delle email tra la redazione e la cooperativa.
Report inizialmente chiede alla Coop la disponibilità a rilasciare delle interviste sulla memoria cooperativa e sulla nascita della cooperativa La Proletaria, oggi Unicoop Tirreno. Solo in seguito emerge la volontà di dare vita ad un’inchiesta sul prestito sociale e sul rapporto con i fornitori, al quale fa seguito un rifiuto da parte di Report ad avere come ospite in studio un rappresentante di Coop per rispondere alle accuse.
Sul sito quellochereportnondice.e-coop.it troverete tutto il materiale per approfondire la questione. Vengono messe a disposizione interviste sulla funzione del prestito sociale, sulle vicende Celox e Coopca, oltre ad un approfondimento sul tema degli stipendi dei dirigenti cooperativi e sul rapporto tra l’azienda, i soci ed i lavoratori.
Vi invitiamo, dunque, a documentarvi per farvi un’idea sulla vicenda ed avere tutti gli elementi per valutare l’inchiesta giornalistica effettuata.

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