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Vino: le prospettive del settore secondo il ministro Martina e Confcooperative Verona

30 Novembre 20152 min read

Si è svolto oggi a Verona il convegno “Le prospettive economiche della viticoltura veronese” organizzato da Confcooperative Verona con il sostegno del Banco Popolare.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, il ministro delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali Maurizio Martina ed il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini.

L’argomento principale di discussione è la nuova normativa europei sui diritti d’impianto, che obbliga i produttori a partire dal 1° gennaio 2016 a installare nuovi impianti solo previa autorizzazione.
cooperative vinoI suddetti permessi per le nuove installazioni verranno rilasciati, inoltre, per una superficie non superiore all’1% della superficie vitata nazionale dichiarata l’anno precedente.
Il nuovo regolamento comunitario rischia così di limitare l’attività dei produttori, soprattutto di quelli che si vogliono affacciare al mercato vitivinicolo in un momento produttivo di grande espansione per il nostro paese.
Come evidenziato nel corso del convegno ci sono una serie di paesi dove la percentuale di persone che sceglie il vino è in netta crescita rispetto allo scorso decennio: basti pensare alla Cina, nella quale il consumo di vino in rapporto alle altre bevande alcoliche è cresciuto dal 5% del 2000 al 16% del 2004, con un aumento del 173% degli acquisti online
In generale i mercati asiatici rappresentano un bacino fondamentale per le nostre esportazioni. La soluzione organizzativa portata avanti da Confcooperative è l’implementazione delle strategie di aggregazione e lo sviluppo di politiche di filiera che possono dare maggiore forza economica anche alle piccole imprese e consentire loro di affacciarsi in Cina o negli Stati Uniti.
Secondo il ministro Martina per il periodo 2014-2020 sarà fondamentale perseguire un utilizzo più efficiente della risorse comunitarie anche in tema di internazionalizzazione. Il Psr nazionale e quelli regionali hanno messo al centro della programmazione l’aumento delle esportazioni, cercando di assistere le imprese nei rapporti con gli importatori ed abbattendo alcune barriere doganali particolarmente pesanti, come quelle presenti in Cina.
Come dichiarato dal presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, la rinnovata attenzione del presente Governo sul tema dell’agricoltura, come dimostrato dalla Legge di Stabilità, rappresenta un bel segnale per il settore e deve fungere da stimolo per affrontare con maggiore fiducia le prossime sfide del comparto.

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