Il report 2015 sul crowdfunding in Italia, realizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, analizza lo sviluppo recente del fenomeno nel nostro Paese, mostrando le caratteristiche delle piattaforme italiane e la loro distribuzione geografica.
Il campione di riferimento è composto da 51 piattaforme (62% del totale), di cui 40 attive e 11 in fase di lancio.
Secondo i dati forniti dalla ricerca, attualmente in Italia esistono 82 piattaforme di crowdfunding e 69 sono quelle attive, con una crescita del 68% rispetto alle 41 attive del 2014.
Il fenomeno del crowdfunding, dunque, è in forte crescita anche nel nostro Paese; rispetto, però, alle note piattaforme americane si concentra principalmente sul mercato italiano: tre piattaforme su quattro, infatti, limitano la propria attività all’Italia.
Per quanto riguarda, invece, la forma giuridica scelta la maggior parte delle realtà di crowdfunding utilizza lo strumento della società a responsabilità limitata (21 piattaforme), seguita dalla startup innovativa (7) e società per azioni (7).
La stragrande maggioranza delle piattaforme di crowdfunding adotta, inoltre, come modello quello delle ricompense (45%), seguito da quello delle donazioni (19%) e dall’equity (19%).
Si tratta di realtà distribuite soprattutto al Nord Italia, con la città di Milano che rappresenta il baricentro del fenomeno.
Nell’Italia settentrionale, infatti, ci sono 26 sedi legali e 33 sedi operative, di queste ben 16 legali e 19 operative si trovano solo a Milano (più del 20% del totale).
Al Centro e al Sud, invece, ci sono rispettivamente 7 e 5 piattaforme. In generale si tratta di realtà fondate da imprenditori relativamente giovani (età media 38,5 anni), l’81% dei quali è laureato con una formazione in ambito economico (32%) ed ingegneristico (12%).
Complessivamente le piattaforme italiane di crowdfunding danno lavoro a 249 persone, con una media di 1,5 dipendenti, 2,1 collaboratori stabili e 2,1 collaboratori occasionali.
Negli ultimi anni, infine, è cresciuto il numero di progetti finanziati e di privati che sono disposti ad investire in progetti innovativi. Nel 2015, infatti, sono stati presentati 100.924 progetti (+108% da maggio 2014) e ne sono stati pubblicati 21.384 (+67% da maggio 2014), per un valore complessivo dei progetti finanziati di 56,8 milioni di euro con una crescita dell’85% rispetto ai 30,6 milioni di euro rilevati a maggio 2014.
A prevalere sono le campagne creative e culturali (37%) e sociali (34%), ma le previsioni per il 2016 danno una crescita di quelle imprenditoriali (dal 20 al 26%), di quelle civiche (dal 6 al 9%) e di quelle immobiliari (dal 2 al 5%).
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