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Coop connection – Nessuno tocchi il sistema. I tentacoli avvelenati di un’economia parallela

11 Maggio 20163 min read

Per la cooperazione in Italia, il 2015 non è stato di certo un anno semplice, con le inchieste di Mafia Capitale e il collasso di alcune grandi cooperative, soprattutto, nel nord-est del Paese. Tutto ciò ha portato però di buono il far luce su quello che non va nel sistema della cooperazione, così da poter allontanare chi ha tradito gli ideali e i valori alla base delle prime cooperative, che mettendo da parte i colori e le appartenenze, hanno di fatto cambiato il volto di un pezzo d’Italia e di tante aree periferiche, creando spesso valore laddove non ce n’era e unendo qualità e passione per poter affrontare le sfide dei mercati internazionali, soprattutto, nel campo dell’agroalimentare.

COPCoop.inddAntonio Amorosi, giornalista d’inchiesta, nonché ex-assessore della giunta Cofferati al comune di Bologna, con il suo ultimo libro “Coop connection. Nessuno tocchi il sistema. I tentacoli avvelenati di un’economia parallela.“, che è possibile trovare in tutte le librerie e oltre che su gli store online, sta avendo un buon riscontro di pubblico e porta a scoprire alcune pratiche e situazioni che inquinano e danneggiano la vera cooperazione. Mentre vi scriviamo la nostra copia ordinata su Amazon è in viaggio, ma già leggendo la prefazione è possibile comprendere come questo libro (finalmente) farà parlare della cooperazione in Italia, mettendo in crisi chi la sfrutta per meri fini economici-personali, e chiarendo chi sono quelli che, invece, nella cooperazione credono e la supportano per cambiare i territori e dare capacità di auto-sussistenza a persone in difficoltà, ad aree svantaggiate e a produzioni, che senza la cooperazione non darebbero lavoro e non sarebbero in grado di vendere e crescere nei mercati esteri.

Amorosi ha un approccio deciso, ma che non si può definire contro la cooperazione, infatti, sottolinea sin da subito che questo libro non vuole fare scandalo, ma vuole far emergere alcune falle e storture di un sistema, che in Italia produce tanto sia come reddito economico che a livello sociale. Lo fa partendo dalle parole da un testimone e da una storia che nessuno ha raccontato prima. In attesa che arrivi il libro, vi invitiamo ad acquistarlo, per capire, per potersi confrontare e trovare un sistema condiviso di tutela verso i veri cooperatori, che limiti i rischi di distorsione e consenta di far venire alla luce quelle situazioni limite, che danneggiano innanzitutto le cooperative vere, che non cedono ai ricatti, non sono soggiogate alla politica e non vogliono essere preda di azioni speculative.

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Rocco Sicoli

Dopo anni passati tra la scrivania e il laboratorio, come redattore di riviste del settore ICT, ho deciso di tornare alla mia più grande passione: la comunicazione. Dal 2009 mi occupo di comunicazione politica sul campo, diventando campaign manager di una sfida molto ardua, radicare un nuovo soggetto fuori dagli schieramenti classici in una terra difficile come la Calabria. Studio le reti di influenza sociale e la creazione di nuovi immaginari. Credo nell'analizzare il contesto e nel trattare ogni scelta come qualcosa di matematico. Sono un cooperatore e dall'8 marzo 2016 ricopro la carica di Vice-Presidente di Confcooperative Calabria.

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