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Carne: l’allarme Oms genera il crollo immediato dei consumi

28 Ottobre 20152 min read

L’Oms ha lanciato nei giorni scorsi un allarme che rischia di rivoluzionare le abitudini alimentari degli italiani: wurstel, insaccati e qualsiasi tipo di carne lavorata sono cancerogene.
Anche le carni rosse non lavorate hanno un’alta probabilità di provocare tumori, se mangiate in grosse quantità.
Una notizia di questo tipo può provocare danni enormi all’interno settore, addirittura maggiori di quelli causati dall’epidemia della mucca pazza e dal virus aviaria.

I dati forniti da Assomacellai parlano chiaro: nel giorno successivo all’annuncio dell’Oms, i consumi sono crollati addirittura del 20%. I consumatori hanno riempito i propri carrelli della spesa di carni bianche e pesce, che vanno così a sostituire i prodotti classificati come potenzialmente “cancerogeni”.
carne rossaRimane comunque un certo scetticismo riguardo all’affidabilità di una simile rilevazione in un periodo di tempo così limitato. Solo tra qualche mese potremo avere dei dati certi riguardo all’impatto dell’allarme lanciato dall’Oms sui consumi degli italiani.
In generale, c’è una preoccupazione diffusa tra le associazioni di categoria, le quali temono che una notizia di questo tipo possa avere delle conseguenze permanenti sulle abitudini alimentari dei consumatori.
Virus come la mucca pazza e l’aviaria hanno avuto un impatto temporale circoscritto e limitato al periodo di contaminazione; finito quello, il livello di consumi si è normalizzato.
La dichiarazione di un’organizzazione mondiale come l’Oms, invece, è ben più preoccupante per chi opera nel settore. Gli organismi di rappresentanza italiani, in questi giorni, stanno evidenziando le diversità nei processi di lavorazione delle carni italiane rispetto a quelle estere.
La carne italiana è conosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, ma questo probabilmente non basterà a frenare il crollo dei consumi.
L’effetto più probabile è quello di una riduzione del consumo di carne settimanale. Del resto il rapporto Oms invita proprio a questo, ovvero ad una dieta più equilibrata, con un utilizzo delle carni rosse massimo una-due volte settimana.
Sarebbe inutile alimentare qualsiasi tipo di allarmismo.

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