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I numeri della disoccupazione e gli incentivi per i contratti a tempo indeterminato

8 Gennaio 20163 min read

Nel mese di novembre 2015 il tasso di disoccupazione si attesta all’11,3%, raggiungendo il livello minimo dal novembre 2012.
A rivelarlo è l’Istat con la sua elaborazione mensile sul mercato del lavoro italiano.

Dopo i parziali rallentamenti di settembre ed ottobre, novembre può essere valutato invece come un mese positivo.
Cresce, infatti, il numero degli occupati di 36mila unità (+0,2%) su base mensile e di 206mila unità nel confronto con novembre 2014.
lavoroVariazioni incoraggianti riguardano anche la disoccupazione. A novembre, infatti, il numero dei disoccupati è di  2.871.000 in calo di 48.000 unità su ottobre e di 479.000 unità su novembre 2014.
Il tasso di disoccupazione, come detto, si attesta all’11,3%, con una variazione negativa dello 0,2% su base mensile e dell’1,4% su base annua.
A differenza dei mesi precedenti, quando la riduzione del tasso di disoccupazione era attribuile anche e soprattutto all’aumento del tasso di inattività, questa volta il numero di inattivi è rimasto sostanzialmente inalterato rispetto al mese precedente, segno che, forse, per la prima volta siamo di fronte ad un reale miglioramento del mercato del lavoro in Italia.

Se analizziamo nel dettaglio i dati rileviamo che tali variazioni positive derivano da un miglioramento tra la componente femminile, tra i nuovi assunti a tempo indeterminato e i lavoratori dipendenti.
Tra gli elementi appena riportati è particolarmente interessante valutare la crescita dei dipendenti permanenti.
Come riporta l’Istat c’è stato un aumento dei nuovi contratti a tempo indeterminato dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell’1% nel confronto con novembre 2014.
Una delle principale spiegazioni della riduzione del tasso di disoccupazione è certamente la presenza di incentivi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Nella scorsa Legge di Stabilità sono stati inseriti degli sgravi contributivi fino a 8.060 euro annui per le aziende che assumono nuovi addetti con forme contrattuali permanenti o che trasformano contratti a termine in contratti a tempo indeterminato.
Ma perché tale sgravio fiscale ha avuto degli effetti particolarmente positivi nonostante sia utilizzabile da circa un anno? La spiegazione è presto detta.
Nella Legge di Stabilità appena approvata il Governo ha stabilito una progressiva riduzione degli incentivi di qui ai prossimi anni. Per usufruire dello sgravio fiscale nella sua totalità era necessario, dunque, assumere nuovi addetti entro fine anno.
Di qui, dunque, la crescita delle nuove assunzioni a tempo indeterminato. Vedremo nei prossimi mesi se le variazioni positive fatte registrare a novembre saranno frutto di un semplice andamento congiunturale o se effettivamente il mercato del lavoro italiano stia beneficiando della crescita del Pil e del Jobs Act.

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