Ignazio Marino ha ritirato le proprie dimissioni da sindaco di Roma.
Il clamoroso dietro front è stato comunicato in questi minuti attraverso un comunicato stampa del Campidoglio, che annuncia il ritiro delle dimissioni presentate lo scarso lo 12 ottobre.
Il tutto arriva a soli quattro giorni dalla nomina del commissario e dopo un lungo dibattito all’interno del Partito democratico romano, nel quale hanno avuto un ruolo centrale anche il presidente Matteo Orfini ed il segretario Matteo Renzi.
In queste ore Orfini ha invitato i 19 consiglieri Pd a fare un passo indietro, una scelta che potrebbe provocare lo scioglimento del consiglio comunale.
Per arrivare ad una simile soluzione sarebbero necessarie, comunque, le dimissioni di 25 consiglieri e sembra che anche esponenti di altri gruppi consiliari siano disposti a fare un passo indietro.
La manovra di Marino sembra, dunque, un semplice atto di rottura nei confronti del proprio partito, dal quale è stato pesantemente delegittimato in questi mesi. Certo un simile gesto non gioverà alla sua immagine, già enormemente danneggiata dagli scandali giudiziari che hanno colpito la capitale e quelli che hanno interessato la sua persona.
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