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Banche: le crisi verranno pagate anche dai correntisti

11 Settembre 20152 min read

Ieri il Consiglio dei Ministri ha varato due decreti legislativi sul salvataggio delle banche. Verrà limitato al minimo l’intervento dello Stato per aiutare gli istituti finanziari in difficoltà, ma saranno direttamente gli azionisti ed i correntisti a cercare di evitare il loro fallimento.

Dal 2016, infatti, Bankitalia potrà innanzitutto trasferire in via temporanea le attività e le passività ad un altro istituto o limitarsi a cedere solo le attività temporanee affinché vengano liquidate; in seguito potrà adottare lo strumento del “bail in”, ovvero un salvataggio interno. Saranno innanzitutto i soci a pagare per il dissesto del proprio istituto, in secondo luogo interverranno investitori e correntisti, in base al tipo di investimento effettuato e alla quantità di risorse depositate.
decreto salva bancheCi sarà, dunque, una vera e propria scala gerarchica delle responsabilità: maggiore sarà il coinvolgimento all’interno della banca e maggiori saranno i rischi in caso di fallimento.
Vengono penalizzati soprattutto i creditori dell’istituto, ovvero coloro che hanno investito in titoli e prodotti della banca.
L’obbligazione costituita rischia, dunque, di essere annullata per intero o in parte.
Il nuovo decreto salva banche, inoltre, fa gravare alcune responsabilità anche sulle spalle dei correntisti, in particolare quelli con un conto depositato superiore ai 100.000 euro.
Sono salvaguardati, invece, i piccoli correntisti i quali non dovranno rispondere in alcun modo del dissesto del proprio istituto.
I due decreti legge inseriscono ulteriori eccezioni: non sono oggetto di prelievo le risorse possedute dalla banche per conto del cliente, come le cassette di sicurezza, i titoli depositati in un apposito conto o i crediti da lavoro o dei fornitori.
L’obiettivo dell’intervento è diminuire sempre più l’interferenza pubblica nelle banche, applicando in maniera puntuale la disciplina la normativa europea che vieta l’intervento statale per aiutare gli istituti di credito in difficoltà.

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