Now Reading: Diversity e profitto: un nuovo metodo per pensare la tua azienda e dire addio alle discriminazioni

Loading
svg
Open

Diversity e profitto: un nuovo metodo per pensare la tua azienda e dire addio alle discriminazioni

19 Gennaio 20152 min read

Economia e società: due realtà spesso distanti eppure così interdipendenti.
Il mondo delle imprese vive con un unico imperativo categorico: il profitto. Un concetto controverso e sacrosanto, che può generare contraddizioni e benefici all’intera società.
Non esistono principi sbagliati o corretti in partenza, non importa tanto il “cosa”, ma solo il “come”.
Un discorso valido anche per il profitto e per le realtà aziendali. Perchè si può e si deve avere successo, anche dando uno sguardo alla società ed interpretando le sue esigenze di uguaglianza e solidarietà.

DipendentiLo dice uno studio elaborato da McKinsey & Company, dal titolo “Diversity Matters”. Si tratta di un’analisi che prende in considerazione 366 aziende e ne valuta il rendimento in relazione al grado di utilizzo delle diversità.
Il concetto di diversity presenta varie sfumature e molti livelli di analisi. Una della categorie più utilizzate riguarda la diversità di genere. Lo studio di McKinsey & Company mira a verificare, tra le altre cose, l’utilizzo delle donne all’interno delle imprese di successo e scopre, in maniera neanche troppo sorprendente, una correlazione diretta.
Le imprese che si collocano nel primo quarto per diversity di genere, avrebbero, infatti, un 15% di possibilità in più di eccellere. Una percentuale che cresce in maniera ancora più imponente per le diversità di tipo etnico e razziale, spostandosi addirittura al 35%.

Le imprese, dunque, dovrebbero incentivare la multiculturalità e la parità di genere, non solo a livello operativo, ma anche dirigenziale. Ne deriverebbe una maggiore opportunità di scelta dei talenti e creerebbe un’immagine migliore dell’azienda. Diversificare le prospettive, significa aumentare il margine di crescita e d’innovazione di una realtà aziendale.
Da questo punto di vista i paesi dell’Europa del Nord sono dei modelli da seguire, soprattutto quelli scandinavi e la Gran Bretagna. Diversity, competizione e sviluppo economico viaggiano di pari passo e rappresentano un esempio di successo cui mirare.
L’economia mondiale deve guardare alla società e prendere il meglio di essa. Globalizzazione significa anche scelta delle eccellenze su scala mondiale e conseguente annullamento delle diversità.
Ecco perchè un “profitto diversity” è possibile e doveroso, oggi più che mai.

 

 

Sostieni la voce libera della cooperazione

Cari lettori e sostenitori della cooperazione,

Cooperative Italia è nato con una missione chiara: offrire una piattaforma informativa dedicata ai temi della cooperazione, economia, lavoro, agricoltura, terzo settore, innovazione sociale e innovazione d'impresa. Da sempre, ci impegniamo a fornire contenuti accurati, approfonditi e imparziali, perché crediamo in un media libero e indipendente.

Se condividete la nostra visione e la nostra passione, vi invitiamo a sostenerci. Ogni contributo, anche il più piccolo, fa la differenza.

svg

What do you think?

Show comments / Leave a comment

Leave a reply

svg