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Latte, Calzolari: non basta l’etichetta, serve ridurre la produzione

1 Giugno 20163 min read

Giampiero Calzolari, presidente di Granarolo e coordinatore del settore latte dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari, ha commentato su Il Sole 24 Ore la decisione del Governo di adottare un decreto interministeriale che renderà obbligatoria l’indicazione d’origine sull’etichetta dei prodotti lattiero-caseari. 

Si tratta di un passo fondamentale per la tutela del latte italiano, fortemente voluto dal ministro Martina e dalle associazioni di categoria dei produttori.
latte granaroloAnche Calzolari ed il gruppo Granarolo mostrano soddisfazione per l’etichetta obbligatoria, palesando, però, alcune riserve: “L’etichetta aiuterà molto, da tempo la chiedevamo perché riteniamo importante garantire la trasparenza ai consumatori. Ma siamo convinti che potrà essere efficace al 100% quando diventerà un provvedimento europeo“.
Il punto è proprio questo. Bruxelles è storicamente restia a misure sull’indicazione d’origine dei prodotti, che si tratti del settore lattiero caseario o di quello ortofrutticolo.
Provvedimenti di questo tipo vengono ritenuti lesivi della libera concorrenza. Anche la Francia, però, si è dotata di uno strumento di tutela del latte francese e la condivisione di questa battaglia con l’Italia potrebbe portare ad un cambiamento di rotta anche in sede europea.

Una recente ricerca ha mostrato come gli italiani siano disposti a pagare dal 5 al 20% in più per un prodotto italiano certificato. Un provvedimento come l’etichetta obbligatoria potrà allora aiutare a far crescere il consumo di latte italiano, limitando l’importazione estera. Allo stato attuale, come ha reso noto ieri Coldiretti, sugli scaffali dei nostri supermercati tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro provengono dall’estero.
Ecco perché è necessario intraprendere misure di tutela delle produzioni nazionali.
Calzolari è convinto, però, che l’etichetta obbligatoria, per essere efficace, debba essere inserita all’interno di un complesso più ampio di norme a tutela degli allevatori. Da questo punto di vista viene valutata positivamente la campagna istituzionale #oradellatte a sostegno del latte fresco italiano ed il sistema di aiuti da 120 milioni di euro per i produttori italiani.
Sarà fondamentale, però, secondo Calzolari ridurre la produzione per tornare a far crescere i prezzi: “Nell’attuale emergenza non può esserci un solo intervento risolutivo. Ma è necessario soprattutto garantire l’eticità del prezzo. Sono mesi – aggiunge Calzolari – che Granarolo lo ripete che per alleggerire le tensione del mercato e sostenere così i prezzi in caduta libera l’unica soluzione è quella di ridurre la produzione“.

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