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Xyella, il comitato Ue sceglie la linea dura: eradicazione degli alberi malati nel raggio di 100 metri

29 Aprile 20152 min read

Il Comitato fito-sanitario dell’Unione Europea ha scelto la linea dura per combattere la diffusione del virus Xylella, che ha colpito  in questi giorni decine di uliveti nella regione Puglia. Nonostante il monito di Niki Vendola, che aveva invitato le istituzioni europee a tutelare i produttori ed il patrimonio agricolo pugliese, limitando al minimo le eradicazioni, l’Ue ha deciso di utilizzare il pugno duro.
Verranno attuate, infatti, «rigide misure di eradicazione» che «includono la rimozione e la distruzione delle piante infette, e di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri, a prescindere dal loro stato di salute».
Viene confermata, dunque, la prima bozza del piano dell’Unione Europea trapelata nei giorni scorsi.

eurogruppoTra le misure adottate c’è anche, però, la possibilità di utilizzare una strategia diversa per quelle zone dove l’eradicazione non è più possibile. È il caso della provincia di Lecce.
Verrà comunque mantenuto l’obbligo di distruggere tutte le piante infette, ma non si procederà con l’eliminazione degli alberi potenzialmente ospiti nel raggio di 100 metri. Questi ultimi saranno semplicemente oggetto di monitoraggio costante per evitare la propagazione del virus.
Secondo i calcoli de Il Sole 24 Ore, le misure prese dall’Unione Europea comporteranno una perdita di circa 100 ulivi per ettaro. Si tratta di un danno economico enorme per i produttori agricoli ed i vivaisti pugliesi.
Una vera e propria piaga naturale che colpisce un ambito, quello dell’agroalimentare e della produzione olivicola, che è un vero e proprio leader dell’agricoltura italiana.
Gli strumenti rigidi adottati dal comitato fito-sanitario dovranno essere per forza di cose integrati con degli aiuti economici nei confronti dei produttori pugliesi. Nei giorni scorsi il commissario Hogan ha aperto a questa soluzione.
Sarà da valutare solo il tipo di strumento economico-finanziario da adottare, ovvero se optare per il Fondo straordinario per le emergenze oppure aumentare i finanziamenti già in essere per i produttori di olio.
Nel frattempo l’Unione Europea ha scelta la linea dura anche sulle importazioni di piante sospettate di ospitate il virus, prevedendo, ad esempio, un “bando specifico” per le importazioni di piantagioni di caffè provenienti da Honduras e Costa Rica, per le quali è elevato il rischio contaminazione.

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