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World Economic Forum: Spagna al primo posto per servizi turistici offerti, Italia ottava!

7 Maggio 20153 min read

Il turismo è uno dei pochi settori che non sente il peso della crisi o quantomeno è meno permeabile di altri alla contrazione dei consumi.
Lo dimostrano i dati recenti, riportati da Il Sole 24 Ore, che lo danno in crescita in media del 3,4% negli ultimi 4 anni, al cospetto di un’economia mondiale che è cresciuta, invece, solamente del 2,3%.
Un ritmo davvero notevole, dunque, per un settore che rappresenta un decimo del Pil mondiale e che può costituire una vera e propria ancora di salvezza per determinati paesi, soprattutto quelli dell’Europa mediterranea.
Ci sono degli Stati, ovviamente, che riescono a sfruttare al massimo le opportunità offerte dal proprio patrimonio culturale e paesaggistico, altri, invece, che offrono dei servizi non all’altezza.

FormazioneIl World Economic Forum ha stilato la classifica dei paesi che offrono i migliori servizi legati al turismo. Il “Travel and Tourism Competitiveness Index” prende in considerazione 141 paesi e li analizza in base a diversi indicatori che certificano la loro competitività turistica.
Al primo posto troviamo la Spagna. Il lavoro effettuato dagli amministratori spagnoli negli ultimi anni è stato egregio.
Il paese iberico si posiziona al primo posto in quanto a risorse culturali offerte, ma ottiene degli ottimi score anche per quanto riguarda le infrastrutture e l’abilità nell’adattarsi ai nuovi strumenti digitali (quarto posto per entrambi gli indicatori).
La Spagna è riuscita a sopravanzare la Svizzera che due anni fa svettava in prima posizione. Sugli altri due gradini del podio troviamo la Francia e la Germania, poco più indietro Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera.

E l’Italia? Il nostro paese si classifica all’ottavo posto. Si tratta di una posizione non del tutto lusinghiera, considerate le straordinarie opportunità artistiche e naturali offerte dal Bel Paese.
La notizia positiva, però, è l’aver recuperato ben 18 posizioni dopo il poco onorevole 26° posto fatto registrare due anni fa.
L’Italia ottiene un buono score in merito al numero di siti culturali patrimonio mondiale (1°posto), alle risorse naturali e culturali (quinto posto) e alle infrastrutture (13°). Paga, però, letteralmente a carissimo prezzo l’elevato costo della vita.
Secondo il World Economic Forum, infatti, in Italia sono poco competitivi i prezzi (133°) e c’è un contesto poco favorevole alle imprese e al lavoro. Gli incentivi fiscali per le assunzioni o per gli investimenti hanno una ricaduta eccessiva sulla tassazione (penultimo posto per questo speciale indicatore) e il sistema burocratico e giudiziario risulta essere estremamente lento e poco efficiente.
Sono tutti aspetti che conosciamo alla perfezione, ma non per questo in questi anni sono state effettuate delle politiche pubbliche che intervenissero in maniera efficace per migliorare questi servizi.
Al contrario, come riporta l’analisi del World Economic Forum, l’Italia è solo al 65° posto per priorità data al turismo.
Un risultato che rende alla perfezione l’idea di quanto superficialità ci sia stata nell’affrontare un tema così rilevante, sia dal punto di vista culturale che più strettamente economico.

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