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Welfare che impresa: il bando per le startup sociali

9 Giugno 20164 min read

Il modello di welfare italiano richiede un ripensamento a 360 gradi. Lo Stato non riesce più a sostenere i costi e la crescente domanda di servizi sociali.

È necessario, allora, il coinvolgimento di soggetti privati, organizzazioni in grado di coniugare il profitto economico con l’impatto sociale.
welfare-comunitàNegli ultimi anni sono aumentati in misura notevole i progetti di welfare di comunità, ovvero programmi che promuovono la qualità dei servizi, il rendimento economico, l’innovazione e una maggiore integrazione sociale.
La società contemporanea ha sempre più bisogno di iniziative di questo tipo. Ecco perché la piattaforma IdeaTRE60, UBI Banca, Fondazione Accenture e Fondazione Bracco, grazie al contributo scientifico dei centri di ricerca AICCON e Tiresia, hanno promosso il bando “Welfare che impresa”.
L’avviso intende premiare e supportare i migliori progetti di welfare di comunità promossi da startup sociali e in grado di produrre benefici in termini di sviluppo locale, nei seguenti settori:

  • agricoltura sociale: iniziative che coniugano l’utilizzo delle risorse agricole con finalità sociali, con l’obiettivo di:
    • generare benefici di inclusione, favorire percorsi terapeutici, riabilitativi e di cura;
    • favorire la coesione sociale
  • turismo sociale: forme di turismo che valorizzano il territorio o organizzato da soggetti che non perseguono scopi di lucro, ma vogliono garantire al maggior numero di persone l’accessibilità economica alla pratica turistica o il perseguimento di obiettivi di carattere educativo e sociale;
  • welfare culturale: il benessere economico e sociale generato dal consumo della cultura, che non deve più essere un’attività fine a se stessa, ma deve essere in grado di aumentare la qualità dei servizi sociali e l’integrazione sociale;
  • servizi alla persona, intesi come servizi di cura ed assistenza per il benessere della persona.

Il bando è rivolto alle startup sociali (fondazioni, comitati, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, imprese sociali, associazioni non governative o di promozione sociale) che non siano state fondate da più di tre anni e comunque prima del 2 giugno 2016.
La maggior parte dei componenti deve essere under 35; qualora, invece, la maggior parte di essi sia rappresentata da donne, queste ultime devono avere meno di 40 anni.
Le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro e non oltre il 2 settembre 2016. Ad ottobre verranno proclamati i 12 finalisti che avranno l’opportunità di effettuare un workshop formativo di due giornate che si svolgerà a Milano e servirà a migliorare la propria idea d’impresa.
Alla fine del workshop i partecipanti effettueranno un pitch difronte a possibili investitori ed esperti del settore che decreteranno i 6 finalisti definitivi, tra i quali verranno scelti i due vincitori.

Le idee d’impresa selezionate si suddividono in due categorie in base alla provenienza geografica:

  • la migliore idea progettuale per la categoria “NORD e CENTRO ITALIA” riceverà:
    • € 20.000, al netto delle eventuali imposte previste dalla legge, messi a disposizione dalla Fondazione Italiana Accenture;
    • 4 mesi di incubazione presso Polihub, da concludersi entro fine maggio 2017;
    • Finanziamento a tasso 0% della linea UBI Comunità fino a € 50.000, durata massima di 60 mesi;
    • Supporto nella misurazione dell’impatto sociale a cura del Politecnico di Milano.
  • la migliore idea progettuale per la categoria “SUD ITALIA“, invece, riceverà:
    • € 20.000, al netto delle eventuali imposte previste dalla legge, messi a disposizione dalla Fondazione Bracco;
    • 4 mesi di incubazione presso Campus GOEL, da concludersi entro fine maggio 2017;
    • Finanziamento a tasso 0% della linea UBI Comunità fino a € 50.000, durata massima di 60 mesi;
    • Supporto nella misurazione dell’impatto sociale a cura del Politecnico di Milano.

Per ulteriori informazioni potete consultare il regolamento del bando.

 

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