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Trent’anni nel futuro: Federsolidarietà festeggia il trentennale della prima assemblea

16 Giugno 20152 min read

Il 18 ed il 19 giugno Federsolidarietà celebrerà ad Assisi il trentennale della prima assemblea delle cooperative sociali di Confcooperative. Sarà un’occasione per trarre un bilancio del lavoro svolto in questi trent’anni di storia e per porre le basi verso un futuro solidale e cooperativo.
Il titolo di quell’Assemblea “Solidarietà e cooperazione: da un’utopia possibile una prospettiva sociale” si è rivelato premonitore. In questo periodo di tempo le cooperative sociali hanno creato un modello d’impresa vincente, capace di coniugare efficienza ed inclusione sociale, innovazione e spirito mutualistico.
Il sistema cooperativo ha rinnovato l’intero terzo settore, spingendo moltissimi cittadini a scegliere la forma giuridica della cooperativa per prestare attività di servizio per le comunità locali.
«Le cooperative sociali» ha dichiarato Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Federsolidarietà «sono passate dall’essere un’esperienza pionieristica di circa 650 imprese nel 1985 ad oltre 12.000 oggi attive, proponendosi come una forza sociale, economica ed occupazionale importante e consolidata».

trent'anni nel futuroNumeri importanti che certificano l’ottimo lavoro svolto in questi anni. Il delicato contesto economico e sociale impone, però, al mondo della cooperazione di accettare nuove sfide e mettersi in discussione.
L’evento di Assisi nasce proprio con questo obiettivo: guardare al passato cercando nuove prospettive per il futuro.
Per questo motivo il 18 ed il 19 giugno ci saranno una serie di incontri utili a ridefinire i valori fondativi e ad adattarli alle esigenze del presente. Particolare attenzione verrà riservata al tema del welfare, oggetto costante di ridiscussione e di tagli.
L’obiettivo dell’Assemblea è trovare nuove soluzioni che riescano ad assicurare ai cittadini i servizi essenziali mantenendo dei costi sostenibili per le casse dello Stato. Il mondo della cooperazione è un punto di riferimento importante in materia di assistenza agli anziani, ai migranti, ai malati e ai detenuti.
La discussione sulla riforma del Welfare e dell’intero Terzo Settore, dunque, non può che avere le cooperative ed i propri enti di rappresentanza come degli interlocutori privilegiati.
Il programma prevede, inoltre, dei seminari sul tema della legalità, della collaborazione tra imprese no-profit e imprese profit e sullo sviluppo locale.

Giuseppe Critelli

Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, scrivo perché credo nella forza narrativa e sociale della comunicazione. Osservo e racconto la buona cooperazione. Twitter-addicted, seguo lo sport in ogni sua forma e/o manifestazione.

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