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Tfr in busta paga: da domani sarà possibile richiederlo

2 Aprile 20152 min read

Da domani scatta l’operazione Tfr in busta. I lavoratori dipendenti del settore privato, con un contratto in essere presso la stessa azienda da almeno sei mesi, potranno richiedere la liquidazione anticipata del proprio trattamento di fine rapporto dal 3 aprile fino al 30 giugno giugno 2018.
Il decreto attuativo del Governo, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19 marzo, entra finalmente in vigore. Sarà possibile richiedere il Tfr in busta paga fino al 30 giugno 2018, dopodiché l’esecutivo valuterà l’efficacia della misura e deciderà se prolungare la fase di sperimentazione o addirittura se farlo diventare strutturale.
L’obiettivo del governo Renzi è aumentare la liquidità disponibile dei lavoratori dipendenti e rilanciare così il livello dei consumi.

27102014È bene, però, fare delle precisazioni utili per i lavoratori, più volte effettuate in questa sede. Una volta richiesto il Tfr anticipato non si potrà più tornare indietro fino al 30 giugno 2018 e si riceverà ogni mese uno stipendio “maggiorato” dalla quota di trattamento di fine rapporto maturato fino adesso.
Un altro aspetto critico della misura del Governo riguarda la sua tassazione. Diversamente dal normale Tfr, che è soggetto ad una tassazione speciale, la sua liquidazione direttamente in busta paga viene considerata come una componente aggiuntiva dello stipendio ed in quanto tale viene sottoposta a tassazione ordinaria.
Questo comporta una perdita di risorse nel lungo periodo. Secondo i calcoli della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, richiedere il Tfr in busta paga conviene solo per quei lavoratori che dispongono di un reddito inferiore ai 15.000 euro l’anno.
Chi percepisce una cifra superiore e decide di richiedere la liquidazione immediata del Tfr pagherà delle tasse maggiori.

I problemi non si pongono, però, solo per i lavoratori dipendenti, ma anche per le imprese stesse. Le aziende, qualora ci fossero molte richieste, sarebbero chiamate a versare ingenti quantità denaro in un periodo storico in cui la maggior parte delle imprese è in grave crisi di liquidità.
Per questo motivo nei giorni scorsi il Governo ha firmato un’intesa con Abi che permetterà alle piccola imprese di avere accesso a finanziamenti agevolati e poter così versare le quote dovute ai lavoratori che ne faranno richiesta.

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