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Startup innovative: i dati del secondo trimestre 2016

14 Luglio 20163 min read

Alla fine del mese di giugno 2016 sono 5.943 le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese, con una variazione positiva di 504 unità (+9,2%) rispetto a marzo 2016. 

Infocamere ha pubblicato oggi il rapporto sulle startup innovative in Italia nel secondo trimestre 2016, fornendo informazioni sul numero delle imprese, la loro unicredit start lab 2016composizione, la diffusione territoriale ed i settori di appartenenza.
Si conferma in crescita per il numero di startup nel nostro Paese, il cui sviluppo è favorito soprattutto da un ecosistema normativo maggiormente favorevole.
Per quanto riguarda i settori di riferimento il 71,3% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (la maggior parte delle quali si occupa di produzione software e consulenza informatica, 30%; attività di R&S, 14,8%; attività dei servizi d’informazione, 8,2%), il 18,9% opera nei settori dell’industria in senso stretto (su tutti: fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 3,7%; fabbricazione di macchinari, 3,4%; fabbricazione di apparecchiature elettriche, 2,1%); il 4,4% delle startup opera nel commercio. Mostrano ancora dati deludenti settori dal grande potenziale per l’economia italiana, ovvero il turismo e l’agricoltura, ambiti nei quali possiamo contare rispettivamente 35 e 26 startup.

È interessante analizzare la composizione delle imprese innovative e la loro distribuzione sul territorio italiano. La startup innovativa è la forma d’impresa più diffusa tra i giovani e lo dimostrano anche i dati di Infocamere. Quelle a prevalenza giovanile (under 35), infatti, sono 1.323, il 22,3% del totale, una quota pari a più di tre volte rispetto a quella delle società di capitali con prevalenza giovanile (6,7%). Le società, invece, in cui almeno un giovane è presente nella compagine societaria sono 2.290 (38,5% del totale startup, contro un rapporto del 13,2% se si considerano le società di capitali con presenza giovanile).
Non si può dire lo stesso per le donne, se è vero che le startup a componente prevalente femminile sono solamente 813, il 13,7% del totale delle startup innovative contro un rapporto del 16,8% delle società di capitali a prevalenza femminile sul totale delle società di capitali.
Per quanto riguarda, invece, le aree territoriali, la palma della regione con più startup spetta ancora una volta alla Lombardia con 1.285 imprese, corrispondenti addirittura al 21,5% del totale delle startup italiane.  Seguono l’Emilia-Romagna con 703 (11,8%), il Lazio 601 (10,1%), il Veneto 450 (7,6%) e il Piemonte 387 (6,5%).
Tra le province domina Milano con 874 startup, davanti a Roma con 520, Torino 291, Napoli 190 e Bologna 178.
Non sono ancora disponibili i dati sul profilo occupazionale nel secondo trimestre 2016 che vengono rilasciati dall’Inps tre mesi dopo la pubblicazione di Infocamere. Possiamo dire, però, che a fine marzo 2016 le 2.356 startup con dipendenti impiegano 8.193 persone (in aumento di 1.669 unità rispetto a fine dicembre, +25,58%).

 

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