La Francia vuole porre un limite agli sms e alle email di lavoro fuori dall’orario d’ufficio. La proposta di legge, condivisa dai sindacati e da molte associazioni di categoria, è del Ministro del Lavoro Myriam El Khomri e prevede il diritto alla disconnessione a partire da un orario stabilito.
Questa norma si inserisce all’interno della più vasta operazione di riforma del codice del Lavoro portata avanti dall’esecutivo francese.
Il Governo transalpino ha colto un punto di grande attualità: sono sempre più diffusi, infatti, gli sms e le email di lavoro al di fuori del normale orario d’ufficio. Capita addirittura che molti addetti trascorrano parte del proprio fine settimana o delle proprie ferie a rispondere ad email attinenti a questioni lavorative.
Il tempo trascorso per effettuare questa operazione non rientra nell’orario di lavoro e nonostante le pressioni dei sindacati non viene retribuito.
Un accordo sul diritto alla disconnessione è già presente in alcune grandi aziende europee, una su tutte le Volkswagen dove vige il divieto di inviare email di servizio dalle 18:15 alle 7 del mattino.
In Italia la discussione pubblica è ancora molto indietro su questi temi. Basti pensare che una delle questioni più accese degli ultimi mesi è stata quella sui controlli a distanza dei lavoratori, una norma nata con l’intento di adeguare il nostro ordinamento all’utilizzo di cellulari, tablet e pc aziendali, ma che rischia di ledere la privacy dei lavoratori.
Con ogni probabilità, invece, le tematiche inerenti agli sms e alle email di lavoro inviate fuori dall’orario di servizio diventeranno sempre più attuali ed oggetto di contenziosi giudiziari, richiedendo così un intervento normativo.
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