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Salone di Parigi contro la crisi dell’auto. Quantomeno, ci prova

28 Settembre 20123 min read

Salone dell'auto di Parigi 2012Il Salone di Parigi, che aprirà i battenti al pubblico sabato 29 settembre, per la stampa internazionale l’appuntamento è già da oggi, si presenta in un anno in cui il mercato dell’auto, in Europa in particolare, registra dati preoccupanti con vendite scese al 6,6% nei primi otto mesi e con proiezioni che sfiorano il 9% a fine 2012.

Non c’è casa costruttrice, fatta forse eccezione per la sola Volkswagen, che possa vantare un segno “più”, sia pure in un segmento piuttosto che in un altro. Come accade per la Fiat, il dato è fin troppo noto viste le recenti polemiche, tutto è riposto nel mercato d’oltre Europa dove le cose, per fortuna, vanno meglio anche se non proprio per tutti.

È in questo quadro, non proprio edificante, che si inaugura il Salone di Parigi con un chiaro obiettivo: presentare tante novità al fine di combattere la crisi del settore. Quantomeno, ci prova.

Gli elementi ci sono tutti: nuove vetture compatte, attrezzate con motori ecologici a basso impatto ambientale, senza rinunciare a tecnologia e comfort e, soprattutto, a prezzi decisamente resi più accessibili. Almeno con riferimento alla tasca “media” europea, quella che in buona sostanza si è rivelata l’anello debole del mercato.

Non mancano tuttavia il lusso e le vetture dalle grandi dimensioni, Ferrari in testa tra cui l’ultima nata la F12berlinetta, destinate ai mercati emergenti, quelli del Bric per intenderci, Brasile, Russia, India, Cina, con quest’ultima in particolare, particolarmente attratta da Suv, sportive e ammiraglie generose sotto ogni aspetto.

Tante novità da quasi tutte le case costruttrici. A partire da Fiat con la Panda nelle versioni Natural Power e Trekking, e l’esordio della nova 500L. Detto della Ferrari, il gruppo torinese espone anche la Maserati GranCabrio nella versione MC stradale.

Dalla Francia, riflettori puntati sulla nuova Renault Clio, la versione cabriolet della Citroen DS3, il piccolo Suv 2008 di Peugeot, così come dalla Germania con l’attesissima settima generazione della Volkswagen Golf, la Ford EcoSport, la Concept Active Tourer di Bmw (la prima a trazione anteriore della casa bavarese), l’inedita – per dimensioni e caratteristiche – Opel Adam.

D’oltre “oceani”, la Suzuki S-Cross, la Chevrolet Trax, la Toyota Aris.

Tante prime mondiali, con la speranza, non proprio mascherata, di dare un duro colpo alla crisi e sollecitare un’inversione di tendenza nella curva discendente del mercato europeo.

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