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Rapporto Eurispes 2014: il 40% degli italiani vuole tornare alla lira!

30 Gennaio 20153 min read

Non ci sono solo dati positivi per l’Italia negli ultimi giorni. Diminuisce, seppur di poco, il tasso di disoccupazione e le stime sul Pil fanno ben sperare.
Tuttavia, il rapporto elaborato da Eurispes per l’anno 2014 racconta di un popolo italiano sempre più sfiduciato e povero.
Sono tante le rilevazioni effettuate da Eurispes: alcune attinenti all’economia, altre invece riguardano le abitudini ed il modo di pensare degli italiani.

Cooperative decorrenza del termine per l'opposizione alla delibera di esclusione del socioPartiamo con le rilevazioni legate al mondo economico. Un dato preoccupante riguarda il potere d’acquisto.
Secondo Eurispes, infatti, sette italiani su dieci hanno visto diminuire la propria capacità di acquistare beni attraverso le proprie risorse.
Spesso devono ricorrere all’aiuto delle proprie famiglie. Un dato che racconta alla perfezione l’impoverimento generale dell’Italia. Sono diminuite le spesse più “futili”, come quelle relative alla palestra, è in aumento, invece, il ricorso agli outlet.
Più in generale c’è una percezione negativa dell’economica nostrana (il 90% ritiene che quest’anno la situazione economica sia peggiorata) e dell’Italia in generale. Basti pensare che quasi un italiano su due vorrebbe trasferirsi all’esterno, di questi il 65% sono giovani, e che il 52,7% di chi è alla ricerca del primo impiego si dichiara disposto a cercarlo fuori dal nostro paese.

L’Italia, dunque, va stretta ai suoi cittadini e la situazione non migliora se parliamo della sua moneta.
Il livello di gradimento dell’Euro è, infatti, ai minimi storici. Il 40% degli italiani vorrebbe tornare alla Lira, contro il 25,7% dell’anno scorso.
Il sentore comune è che l’Euro abbia causato un aumento notevole del costo della vita e che abbia avvantaggiato solo i più ricchi. Dati avvalorati dalla crescita elettorale delle forze politiche anti-euro come il Movimento 5 Stelle e la Lega.

Il rapporto Eurispes racconta anche le abitudini ed il mondo di pensare degli italiani su tematiche scottanti come i diritti civili. Il 64,4%, ad esempio, è favorevole al riconoscimento dei diritti alle coppie di fatto, mentre solamente il 40,8% si dichiara favorevole ai matrimoni gay.
Poco più di un italiano su due valuta positivamente l’eutanasia, mentre solo il 33% vorrebbe la legalizzazione delle droghe leggere.

Interessanti anche i dati sull’utilizzo delle nuove tecnologie. Il 67% possiede uno smartphone, primato assoluto tra i paesi europei; per quanto riguarda, invece, i social network, addirittura il 95,7% dichiara di utilizzare Facebook contro un misero 43% che possiede un profilo Twitter.

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