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Quanto vale l’e-commerce in Italia?

18 Maggio 20163 min read

Nel 2016 il valore dell’e-commerce in Italia dovrebbe arrivare a quota 19,3 miliardi di euro, in aumento del 17% rispetto al 2015.

A riportarlo è uno studio dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano nel corso della XI edizione del Netcomm eCommerce Forum.
C’è un dato fondamentale da premettere per comprendere il mercato italiano del commercio elettronico.
Allo stato attuale l’e-commerce ha un livello di penetrazione maggiore nei cittadini rispetto alle imprese, con queste ultime che sono ancora reclutanti nel cimentarsi nell’impresa digitale.
Secondo un’indagine condotta da TNS e commissionata da eBay, infatti, il 92% delle PMI intervistate dichiara di non aver mai preso in considerazione di utilizzare l’e-commerce nonostante più della metà (52%) dichiari di avere un sito internet.
Le motivazioni stanno nella presunta complessità nell’aprire una piattaforma di commercio elettronico e nella convinzione che l’e-commerce non porti ad aumento del fatturato.

Accade così che solamente 40mila imprese italiane vendono online, a fronte delle oltre 200.000 aziende francesi presenti sulla rete e delle 800.000 in tutta Europa.
Investire nel mondo digitale è in realtà una scelta doverosa, oltre che proficua, soprattutto nel medio-lungo periodo. Basta osservare i dati sui consumatori per capire il perché.
Sono 18,8 milioni gli italiani che acquistano online su 30 milioni di potenziali acquirenti che frequentano regolarmente Internet. C’è, dunque, un grado di penetrazione del 61% che è di gran lunga maggiore rispetto a quello delle aziende nostrane.
C’è, inoltre, un altro aspetto trascurato dai più. Il digitale non influenza solamente le vendite online, ma anche quelle offline. Secondo McKinsey & Company il 68% degli acquisti offline è influenzato da un’esperienza in rete.
In un post precedente vi abbiamo parlato della pratica dello showrooming, che vede i consumatori effettuare delle ricerche su Internet prima di decidere se effettuare o meno l’acquisto in un negozio “fisico”.

Per quanto riguarda, invece, i settori di riferimento, gli italiani si affidano all’online soprattutto per acquistare dei servizi. Da questo punto di vista il comparto trainante è quello del Turismo con un valore degli acquisti di 8.525 milioni di euro, che contribuiscono per il 44% del mercato eCommerce B2c italiano, ed una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente.
A spingere il settore è soprattutto l’acquisto di biglietti per i trasporti, soprattutto ferroviari, e la prenotazione di alloggi.
Nei comparti relativi alla vendita di prodotti, al primo posto c’è l’Informatica ed elettronica, che, con 2.789 milioni, vale il 14% del mercato; al secondo abbliamo l’Abbigliamento, con 1.835 milioni di euro ed il 9% del mercato; segue l’Editoria (4% del mercato, pari a 691 milioni di euro).
Il comparto più in crescita è proprio quello dei prodotti, con gli acquisti di smartphone e tv e di capi d’abbigliamento sempre più proiettati nella dimensione digitale.
Aumentano del 51% anche gli acquisti da smartphone che rappresentano allo stato attuale il 15% del mercato del commercio online.

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