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Quantitative easing: acquisto titoli di Stato raddoppiato nella seconda settimana

23 Marzo 20152 min read

Procede spedita la marcia del Quantitative easing. A dispetto dei dubbi emersi negli ultimi giorni sulla quantità di titoli di Stato acquistabili, la seconda settimana di operatività del Qe ha visto numeri importanti.
È quasi raddoppiata, infatti, la cifra emessa per l’acquisto dei titoli pubblici: dai 9,75 miliardi dei primi sette giorni ai 16,549 della seconda settimana. In totale a partire dal 9 marzo, giorno d’inizio della manovra, sono stati acquisiti titoli per un ammontare di 26,3 miliardi di euro.

draghiStando a queste cifre, dunque, l’obiettivo dei 60 miliardi mensili dovrebbe essere raggiunto abbastanza facilmente. A dichiararlo è lo stesso Mario Draghi che ha espresso fiducia sugli effetti del Quantitative easing sull’economia reale.
Risulta di buon auspicio, in particolare, il crollo dei tassi d’interesse, necessario per far crescere la fiducia negli investitori.
In questi giorni sono stati raggiunti nuovi minimi storici non solo in Italia, ma anche in Germania, vero e proprio asse portante dell’economia continentale. Il rendimento dei titoli decennali tedeschi, per fare un esempio, ha raggiunto un livello senza precedenti dello 0,17%.
Ovviamente, tassi d’interesse così bassi stimolano i compratori e fanno respirare le casse dello Stato.
Per raggiungere i risultati sperati, ovvero un’inflazione al 2% ed un’ulteriore svalutazione dell’Euro, dovremo però attendere ancora qualche mese, se non un paio d’anni.
Per adesso gli effetti più immediati del Qe si intravedono soprattutto nelle borse e nel ritrovato clima di fiducia verso l’economia europea.
Del resto proprio questi ultimi due aspetti rappresentano le basi per rilanciare gli investimenti ed i consumi e far ripartire il tessuto economico continentale.

Non basterà, però, l’azione della Bce. Il Quantitative easing deve limitarsi a fornire ai paesi membri un contesto macroeconomico ideale per effettuare le riforme strutturali: “I risultati positivi del nostro programma di acquisto” ha dichiarato Draghi “non devono distrarre altri dal dare il loro contributo. Servono politiche di bilancio per sostenere la ripresa, assicurando la sostenibilità del debito, la piena e coerente attuazione del Patto di stabilità, chiave per la fiducia, e le riforme strutturali”.

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