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Le proposte della Settimana Sociale dei cattolici per un’ecologia integrale

25 Ottobre 20214 min read

Si è appena conclusa la 49sima Settimana Sociale dei Cattolici tenutasi a Taranto dal 21 al 24 ottobre. Una festa per migliaia di giovani arrivati da ogni parte d’Italia per sancire un nuovo patto generazionale, una nuova visione di società che mette al centro l’ecologia integrale invocata da Papa Francesco

Per ecologia integrale si intende la transizione verso un nuovo modello di sviluppo ispirato a principi di sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Un mondo insomma che si prende cura delle sue risorse naturali e umane, puntando sulla qualità delle relazioni e sulla felicità della persona come fine ultimo. 

Un manifesto programmatico per le diocesi e i governi nazionali e sovranazionali

L’edizione numero 49 della Settimana Sociale dei Cattolici ha raccolto oltre 700 delegati provenienti dalle diocesi di tutta Italia, ma anche centinaia di vescovi e rappresentanti del mondo della politica e delle istituzioni. Tutte le sessioni sono state trasmesse in streaming sui canali ufficiali della Conferenza Episcopale Italiana con circa 50 mila visualizzazioni sulla pagina Facebook e 10 mila su YouTube; 125 mila i contatti sulla pagina Facebook delle Settimane Sociali e oltre 90 mila le visualizzazioni su Twitter.

Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. Questo il tema centrale dell’evento che ha permesso ai partecipanti di riflettere su quali dovranno essere le priorità dell’agenda politica dei prossimi anni e di presentare delle vere e proprie proposte programmatiche, rivolte alle diocesi e alle istituzioni nazionali e sovranazionali. Una serie di idee concrete elaborate dopo lo studio di oltre 270 buoni pratiche. Parliamo di imprese profit e non profit, ma anche amministrazioni locali che operano mettendo al centro ambiente, lavoro, futuro. Segno evidente che il pianeta che speriamo non solo è possibile, ma in parte è già realtà.

https://www.facebook.com/Settimanesociali/posts/2831158600493673

Verso diocesi “caporalato free”

Il modello proposto parte dal basso, da quelle parrocchie che sono l’anima delle nostre comunità. «Se in ciascuna delle 25.610 parrocchie del nostro Paese – dice monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali – si costituisse almeno una comunità energetica che produce al livello massimo possibile 200 chilowatt avremmo dato il nostro contributo agli obiettivi di emissioni nette zero nel 2050 per 5,2 gigawatt di nuova produzione rinnovabile sui 7 che ci servono». 

Comunità energetiche nelle parrocchie, dunque, per far sì che anche il mondo della Chiesa cattolica possa dare il proprio apporto alla riduzione delle emissioni di CO2 nelle città. Tra le proposte della Settimana Sociale c’è anche la transizione verso diocesi “carbon free” e l’acquisto nelle parrocchie di prodotti “caporalato free” da destinare ad esempio alle mense dei poveri. 

Un Codice degli Appalti più “responsabile”

Ma lo sguardo programmatico della Settimana sociale non si ferma al mondo delle diocesi, al contrario si estende verso quelle istituzioni che sono chiamate a dare una visione di futuro, ovvero i governi nazionali e l’Unione Europea. Una delle proposte più interessanti riguarda l’inserimento di parametri di responsabilità sociale tra i criteri reputazionali delle imprese nel Codice degli Appalti pubblici e la rimodulazione delle aliquote IVA per le imprese che producono rispettando criteri ambientali e sociali minimi.

https://www.facebook.com/Settimanesociali/posts/2831246550484878

Addio ai paradisi fiscali della diseguaglianza

All’Unione Europea si chiede, invece, un ripensamento dei criteri del debito pubblico, escludendo ad esempio dal calcolo del deficit gli investimenti infrastrutturali e produttivi. Tra le proposte, infine, c’è la richiesta di una regolamentazione dei cosiddetti “paradisi fiscali” che producono diseguaglianza, dumping e sperequazione in tutta l’Unione. 

Taranto è solo una delle tante tappe di questo viaggio. Un viaggio verso una nuova economia solidale, ecologica, umana.

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