Now Reading: Preoccupazione, incertezza e speranza: gli orientamenti degli italiani verso Expo 2015

Loading
svg
Open

Preoccupazione, incertezza e speranza: gli orientamenti degli italiani verso Expo 2015

13 Aprile 20152 min read

Più volte in questa sede abbiamo rimarcato l’importanza di Expo 2015 per il futuro dell’economia italiana. Lo è a maggior ragione in un periodo di recessione, dove l’alimentare e più in generale il Made in Italy sembrano essere tra i pochi fari di una realtà economica abbastanza buia.
Expo, da questo punto di vista, deve essere un veicolo promozionale imprescindibile per i prodotti dell’agroalimentare nostrano, sponsorizzando la loro qualità e la genuinità delle materie prime con le quali vengono lavorati.
Ma cosa pensano gli italiani dell’esposizione universale che sta per iniziare in quel di Milano?

maniCe lo ha rivelato La Stampa attraverso un’indagine di Community Media Research in collaborazione con Intesa San Paolo. Secondo questo rapporto gli atteggiamenti degli italiani verso Expo sono tutt’altro che positivi.
C’è la percezione, ricorrente quando l’Italia organizza dei grandi eventi, che possa essere interessata da fenomeni corruttivi, speculazione, infiltrazioni della criminalità organizzata e scandali di altro ordine e genere.
Del resto l’autorità giudiziaria ha già messo in luce l’esistenza di episodi poco chiari in merito all’organizzazione dell’evento. Dunque si tratta di sospetti non del tutto infondati.
Secondo l’indagine riportata da La Stampa il 62,6% degli intervistati mostra un sentimento di preoccupazione per i possibili scandali che Expo potrebbe portare con sé. Il 56,8% è speranzoso, invece, circa la possibilità che migliori la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari, vero e proprio tema centrale dell’intera esposizione universale.
Ci sono poi altri orientamenti negativi relativi ai costi dell’evento, al suo impatto ambientale e alle eventuali ricadute che potrebbe avere per il futuro di Milano e dell’Italia intera.

In generale sono tre i sentimenti prevalenti: indecisione, preoccupazione e speranza. La Stampa ha diviso gli intervistati in tre categorie: EXPOboh, EXPOno ed EXPOfan.
La maggior parte degli interpellati è ascrivile alla prima categoria (43,8%), ovvero quella incerta sulle ricadute dell’evento sull’economia dell’Italia, seguita da chi ritiene che Expo possa avere solo conseguenze negative sul nostro paese (31,2%), mentre solamente il 25% si dichiara convinto dei suoi effetti benefici.
Lo scetticismo misto all’indecisione, dunque, la fa da padrone.
Resta comunque la convinzione si tratti di un’occasione da cogliere al volo a prescindere dagli orientamenti negativi dei cittadini.

Sostieni la voce libera della cooperazione

Cari lettori e sostenitori della cooperazione,

Cooperative Italia è nato con una missione chiara: offrire una piattaforma informativa dedicata ai temi della cooperazione, economia, lavoro, agricoltura, terzo settore, innovazione sociale e innovazione d'impresa. Da sempre, ci impegniamo a fornire contenuti accurati, approfonditi e imparziali, perché crediamo in un media libero e indipendente.

Se condividete la nostra visione e la nostra passione, vi invitiamo a sostenerci. Ogni contributo, anche il più piccolo, fa la differenza.

svg

What do you think?

Show comments / Leave a comment

Leave a reply

svg