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Poletti spinge l’Italia: rifinanziamo bonus assunzioni e Naspi e raggiungiamo il milione di contratti a tempo indeterminato

30 Marzo 20153 min read

È un Giuliano Poletti particolarmente ottimista quello apparso in questi giorni. Giovedì il Ministro del Lavoro aveva annunciato la crescita esponenziale dei contratti a tempo indeterminato nei primi due mesi del 2015:  +38,4% rispetto al medesimo periodo del 2014, per un totale di 79mila nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
Uno step positivo dettato dagli incentivi fiscali contenuti nella Legge di Stabilità e che uniti alle nuove regole sul contratto a tutele crescenti, dovrebbe portare nei prossimi tre anni ad un incremento notevole della forme lavorative a tempo indeterminato.

polettiPoletti non si nasconde e nel corso della tavola rotonda di apertura di Tuttolavoro, il convegno del Sole 24 Ore dedicato alla riforma dell’occupazione, alza l’asticella degli obiettivi del Governo. L’intento dell’esecutivo è formare “consumatori diversi e cittadini più propensi a fare investimenti”  attraverso la costituzione di un milione di contratti nuovi o convertiti!
Fornire maggiori garanzie contrattuali ai cittadini, significa dar loro una diversa consapevolezza nella programmazione della loro vita, il che vuol dire avere una migliore progettualità ed una maggiore propensione all’investimento.
Secondo Poletti, la modifica dell’art. 18, con il conseguente indebolimento delle garanzie all’interno del rapporto lavorativo, non condizioneranno le scelte dei consumatori, i quali, al contrario, rilanceranno l’economia italiana attraverso la crescita dei livello dei consumi e degli investimenti.

Per effettuare un’operazione di questo tipo, che miri all’incentivazione dei contratti a tempo indeterminato, sono necessari ingenti finanziamenti. Fondi che però rischiano di non bastare, sia quelli inerenti alle nuove assunzioni che quelli riguardanti la Naspi.
In totale nel prossimo anno è stato previsto un finanziamento da 1,9 miliardi di euro per le detrazioni fiscali sui nuovi contratti a tempo indeterminato. Qualora queste risorse non dovessero essere sufficienti, significherebbe però che il Governo ha raggiunto l’obiettivo di riportare al centro del mercato del lavoro il contratto a tempo indeterminato e che ha abbassato il tasso di disoccupazione.
Poletti si dichiara pronto a trovare nuove forme di finanziamento, come già avvenuto con il bonus Irpef, meglio conosciuto come bonus degli 80 euro.

Un discorso analogo riguarda la Naspi, il nuovo ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria, in vigore dal 1°Maggio per i prossimi 24 mesi. Anche in questo caso c’è il rischio che non possa essere garantita la copertura per l’intero arco di tempo previsto dal Governo.
A partire dalle prossime misure sui conti pubblici, l’esecutivo dovrà cercare di trovare i finanziamenti adeguati per garantire i diritti sociali ai lavoratori e costruire quel dinamismo necessario all’intero mercato del lavoro italiano.

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