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Nuove imprese a tasso zero: da oggi è possibile inviare la domanda

13 Gennaio 20163 min read

Parte oggi “Nuove imprese a tasso zero”, il sistema di incentivi alla formazione di nuove micro e piccole imprese a componente prevalente giovanile e femminile lanciato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

A partire dalla giornata odierna sarà possibile inviare il proprio progetto attraverso la piattaforma online di Invitalia. Sarà necessario prima di tutto registrarsi ai servizi online di Invitalia e poi accedere alla propria area riservata.
Logo_MISERicordiamo che la domanda può essere inviata esclusivamente online.
La procedura di selezione  sarà a sportello: non ci sarà alcuna data di scadenza e alcuna graduatoria. Le domande verranno valutate singolarmente in base all’ordine cronologico di presentazione.
Invitalia giudicherà i progetti in base alla qualità del business plan, alla fattibilità dell’idea di impresa e alle competenze dei partecipanti.
Una volta verificati i requisiti formali, è previsto un colloquio con i gli esperti di Invitalia, al quale dovrà partecipare un soggetto che ha svolge una parte fondamentale nella gestione dell’impresa.
L’esito della valutazione, fa sapere Invitalia, avverrà entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

Ricordiamo che possono partecipare all’iniziativa solamente le imprese che possiedono i seguenti requisiti:

  1. costituzione in forma societaria, ivi incluse le società cooperative;
  2. compagine societaria composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;
  3. costituite da non più di 12 (dodici) mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  4. di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione europea.

Il Mise mette a disposizione in tutto 50 milioni di euro attraverso finanziamenti a tasso zero che ricoprono fino al 75% delle spese ammissibili e devono essere restituiti entro otto anni.
I progetti finanziati non possono superare la soglia di 1,5 milioni di euro e devono riguardare i seguenti ambiti:

a) produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;

b) fornitura di servizi

c) commercio di beni e servizi;

d) turismo;

e) settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti:

attività turistico-culturali, intese come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza;

– l’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.
Sono esclusi, invece, i settori della pesca, acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli, nonché tutte le attività connesse all’esportazione.

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