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Mise: il bando per i consorzi per l’internazionalizzazione

4 Gennaio 20163 min read

Il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione contributi a fondo perduto per i consorzi per l’internazionalizzazione.
Il bando scade il 15 febbraio 2016, giorno entro il quale dovrà essere inviata la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso posta elettronica certificata all’indirizzo dgpips.consorzi@pec.mise.gov.it e dovrà essere firmata dal rappresentante legale del consorzio.

Il contributo concesso dal Mise può coprire fino ad un massimo del 50% delle spese ritenute ammissibili. Ciascun progetto deve, inoltre, prevedere una Logo_MISEspesa ammissibile non inferiore a 50.000,00 euro e non superiore a 400.000 euro, deve coinvolgere, in tutte le sue fasi, almeno cinque PMI consorziate provenienti da almeno tre diverse regioni italiane, appartenenti allo stesso settore o alla stessa filiera e non deve annoverare imprese che siano in liquidazione o soggette a procedure concorsuali.

L’obiettivo del presente avviso è sostenere le Pmi sui mercati esteri, favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi, incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori internazionali per contrastare il fenomeno dell’Italian sounding e la contraffazione dei prodotti agroalimentari.
L’edizione 2016 del bando per i consorzi rientra all’interno di una serie di attività intraprese dal Governo per favorire la diffusione del Made in Italy all’estero e consentire l’internalizzazione non solo delle grandi aziende, ma anche e soprattutto delle piccole e medie imprese.
Possono partecipare al bando, infatti, solamente consorzi per l’internazionalizzazione costituiti in forma di società consortile o cooperativa da PMI industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari,  agricole e ittiche aventi sede in Italia, nonché da imprese del settore commerciale purché in misura non prevalente rispetto alle altre.
La scarsa conoscenza dei mercati esteri e delle lingue straniere, unite al capitale finanziario limitato impedisce di fatto alle piccole realtà di sopperire alla crisi del mercato interno vendendo i propri prodotti o servizi all’estero.
Da questo punto di vista il consorzio svolge un ruolo fondamentale in quanto può agire da tramite tra l’azienda consorziata, gli importatori, le società di distribuzione e le istituzioni estere.
Nell’intento di espandere il Made in Italy il Mise ha deciso di finanziare con proprie risorse parte delle seguenti iniziative:

  • partecipazioni a fiere e saloni internazionali;
  • eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali;
  • show-room temporanei (durata max 6 mesi);
  • incoming di operatori esteri;
  • incontri bilaterali fra operatori esteri e all’estero;
  • workshop e/o seminari in Italia con operatori esteri e all’estero;
  • azioni di comunicazione sul mercato estero;
  • attività di formazione specialistica per l’internazionalizzazione, destinata esclusivamente alle imprese partecipanti al progetto. Tale attività non può costituire più del 25% del costo totale delle iniziative;
  • realizzazione e registrazione del marchio consortile.

Per ulteriori informazioni sui requisiti di ammissione e le procedure di valutazione potete consultare la scheda informativa messa a disposizione dal Ministero.

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