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Mercuri: export, qualità e tipicità le chiavi del modello cooperativo

5 Agosto 20153 min read

Il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Giorgio Mercuri, è intervenuto nel corso della trasmissione Unomattina su Rai Uno.
Tanti gli argomenti affrontati, su tutti quello del caldo che sta danneggiando in questi ultimi giorni il settore ortofrutticolo.

mercuri fedagriLe temperature elevate hanno portato, secondo le stime di Coldiretti, ad oltre 200 milioni di euro di danni per gli agricoltori. Ortaggi e frutta sono particolarmente penalizzate da questa situazione: maturano prima, costringendo i produttori a mettere sul mercato in anticipo una vasta gamma di prodotti.
L’embargo russo, inoltre, contribuisce alla concentrazione dell’offerta in Italia ed in Europa con un conseguente ribasso dei prezzi, incapaci di remunerare in maniera equa il lavoro degli agricoltori.
Secondo Mercuri, però, il caldo può portare anche a prodotti di maggiore qualità. È il caso delle uve, che accumulano zuccheri e porteranno ad un vino di “qualità eccezionale”. 
Le elevate temperature hanno portato ad anticipare i tempi di raccolta: in Puglia, ad esempio, le operazioni di raccolta delle uve sono iniziate con circa venti giorni di anticipo.

Giorgio Mercuri hanno analizzato anche la situazione di altri settore chiave dell’agroalimentare nostrano. Uno di questi è certamente il lattiero caseario.
Negli ultimi giorni si è parlato molto della richiesta dell’Unione Europea all’Italia di abolire una legge del 1977 che vieta la produzione di formaggi con latte in polvere. Secondo il numero uno dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari, una simile decisione andrebbe contro i principi cooperativi penalizzando prima di tutto i consumatori: «Noi della cooperazione siamo convinti che questa norma deve mantenersi perché garantisce ai consumatori di mangiare un prodotto che viene da materia prima “latte”.
Qualora questa legge venisse abrogata»
 continua Mercuri «ci creerebbe grosse difficoltà, il nostro non è un prodotto standard ma tipico e di qualità».

Qualità e tipicità sono due caratteristiche essenziali del modello cooperativo. Ma Mercuri ci tiene a sottolineare anche la grande rilevanza dell’export per le coop agricole, in particolare nel settore ortofrutticolo.
Le cooperative esportano il 60% della propria produzione e stanno implementando le strategie di internazionalizzazione per arrivare nel medio periodo ad intercettare nuovi mercati.
Una chiosa finale sul rinnovato rapporto tra i giovani e l’agricoltura. Gli ultimi dati parlano di una crescita degli occupati under 35 nel settore agricolo, alla quale va aggiunto un aumento degli iscritti alle facoltà di agraria e di start up nel campo dell’agroalimentare.
Numeri importanti che vanno ben sperare per il futuro dell’agricoltura italiana: «C‘è un ritorno dei giovani in agricoltura e non sono eredi delle aziende agricole» spiega Mercuri «Nella filiera c’è tanto spazio e tante opportunità per le nuove generazioni».

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