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Lusetti: siamo diversi dalle imprese private, un cooperatore non può essere capitalista!

13 Febbraio 20172 min read

L’intervento del presidente di Legacoop, Mauro Lusetti, nel corso dell’assemblea di metà mandato di Legacoop Emilia Ovest, è destinato a fare discutere all’interno del mondo della cooperazione. 

Lusetti non ha risparmiato toni e parole dure nei confronti di chi rinnega i valori cooperativi e agisce come se fosse un’impresa di tipo capitalista. “Non ce l’ha ordinato il dottore di essere cooperative” ha detto Lusetti in merito alle peculiarità delle coop, sancite tra l’altro dalla Costituzione.
Lusetti coopstartupNei momenti di crisi le cooperative devono rispettare la loro funzione sociale e di tutela del territorio. Non possono pensare di de-localizzare o di tagliare il personale, hanno altresì il compito di rimediare ai fallimenti dell’economia capitalista attraverso strumenti come i workers buyout.
Le coop non possono essere come le imprese tradizionali. Su questo punto Mauro Lusetti è categorico: “Chi si definisce un cooperatore-capitalista non è più un cooperatore – ha dichiarato il vertice dell’organizzazione di rappresentanza delle cooperative – Chi ha detto questa cosa, se ha voluto fare una battuta, ha fatto una battuta molto infelice”.
Il riferimento, come riportato dal portale 7per24, sembra essere a Claudio Levorato, presidente di Manutencoop, che nei mesi scorsi ha gettato fango sull’operato di Legacoop e ha, per l’appunto, equiparato le cooperative alle società private.

Lusetti è tornato a parlare anche di Mafia Capitale e di altri scandali giudiziari che hanno coinvolto cooperative associate a Legacoop. I danni d’immagine sono stati ovviamente enormi, sia per la lega delle cooperative che per tutto il mondo della cooperazione.
In casi come quelli della Cooperativa 29 giugno e Cpl Concordia, Legacoop ha scelto di promuovere azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori e di salvare invece le cooperative coinvolte: solo così è stato possibile salvare migliaia di lavoratori.
La tutela del lavoro e del territorio è un principio cardine del movimento cooperativo e deve essere promosso e difeso sempre e comunque. Come ribadito dallo stesso Lusetti, molte aziende capitaliste rivendicano per motivi di marketing alcuni valori cooperativi.
Le coop hanno il dovere quindi di essere i portavoce di questi principi, evitando di inseguire le società private sul loro campo, ovvero il mercato.

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