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Lusetti: aggregazione, innovazione e legalità nel futuro dell’Alleanza delle Cooperative

14 Marzo 20163 min read

Il 2017 sarà un anno chiave per la cooperazione italiana. A gennaio, infatti, verrà completata l’unione sigle delle tre principali organizzazioni di rappresentanza con la costituzione dell’Alleanza delle Cooperative. 

La conferma arriva direttamente dal presidente di Legacoop, Mauro Lusetti, nel corso di un’intervista per il quotidiano La Stampa.
Si parte il primo gennaio e diventeremo un’organizzazione unica. È il primo pezzo di un’operazione complicata, non basta premere un bottone. Iniziamo con lusetti legacoople strutture nazionali e nel corso del 2017 completeremo il percorso. È l’esito di un percorso di autonomia dalla politica. Non è un rifiuto, ma il rapporto sarà più maturo“.
L’Alleanza avrà un fatturato complessivo di 140 miliardi di euro, rappresentando l’8% del Prodotto Interno Lordo nazionale.
Il mondo della cooperazione diventerà così un attore sempre più importante nell’economia italiana, puntando soprattutto sull’aggregazione . Le centrali cooperative, specie nel comparto dell’agroalimentare e della grande distribuzione, stanno promuovendo politiche di aggregazione per consentire anche alle piccole coop di competere sui mercati internazionali.

Un passaggio decisivo dell’intervista di Lusetti tocca inevitabilmente gli scandali giudiziari che hanno colpito numerose cooperative, gettando discredito su tutto l’universo cooperativo.
Chi è stato coinvolto in vicende giudiziarie – dichiara il presidente di Legacoop – deve fare un passo indietro. Nella cooperativa 29 giugno e in Cpl Concordia c’è stato un ricambio totale dei vertici, siamo partiti con azioni di responsabilità e Legacoop ha chiesto di essere ammessa come parte lesa ai processi. Si tratta di atti concreti, pesanti”.

Una delle proposte per rinnovare i quadri dirigenziali riguarda la possibilità di inserire un limite di mandati per i dirigenti cooperativi, una misura che consentirebbe un effettivo ricambio generazionale ed una maggiore autonomia della politica.
L’Alleanza delle Cooperative dovrà essere un’organizzazione indipendente e moderna, capace di rappresentare gli interessi delle associate e di garantire i valori storici della cooperazione. Su questa linea si stanno muovendo in questi giorni le organizzazioni di rappresentanza, esprimendo, ad esempio, tutta la loro insoddisfazione in merito al decreto di riforma del credito cooperativo, provvedimento lesivo delle riserve indivisibili accumulate nel corso degli anni dalle piccole banche locali.
I principi di mutualità e democrazia economica rimarranno dei pilastri del mondo della cooperazione, nonostante siano oggetto di numerosi e ripetuti attacchi anche all’interno dello stesso ecosistema cooperativo.
L’Alleanza cercherà, al contrario, di rafforzare questi valori, promuovendo la nascita di nuove imprese cooperative di tipo innovativo: “Avremo molta attenzione all’innovazione – conclude Lusetti – con la promozione di nuove cooperative: penso alle start-up, abbiamo appena finanziato una cooperativa di piloti di droni. E poi puntiamo sui nuovi settori dell’edilizia”.

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