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Lituania: welcome Euro! Mossa economica o politica?

2 Gennaio 20154 min read

Anno nuovo, moneta unica. Il 2015 della Lituania comincia all’insegna dell’Euro e di una completa integrazione europea. L’1 gennaio, infatti, è stata una data storica per il paese baltico in quanto ha segnato l’ingresso dell’Euro come moneta nazionale.
Il Governo ha deciso di mantenere la doppia valuta fino al 15 gennaio, dopodichè la litas lascerà definitivamente spazio all’Euro.

La Lituania è il diciannovesimo paese ad adottare la valuta unica europea, l’ultimo in ordine di tempo tra i paesi baltici, dopo Estonia (2011) e Lettonia (2014).
Molti economisti si sono interrogati in questi giorni sui vantaggi e sulle controindicazioni di un ingresso lituano nel mercato unico monetario, non tanto dal punto di vista di Bruxelles, quanto da quello di Vilnius. Gli esiti a tal proposito sono stati contrastanti.

eurogruppoLa Lituania ha fatto registrare negli ultimi quattro anni tassi di crescita del Pil importanti. Il Prodotto Interno Lordo ha mostrato un incremento annuo di circa il 4%, merito anche della crescita delle esportazioni verso l’Eurozona, che si attestano al momento al 60% del totale.
Vilnius ha ridotto in maniera sensibile il debito pubblico e l’inflazione, parametri indispensabili per poter adottare l’Euro. Quello lituano è stato un percorso lento e complesso, partito addirittura nel 2006 con la prima richiesta (bocciata) di adesione all’Euro e terminato in questi giorni. Oggi il paese baltico è una delle realtà maggiormente filo-europee; con ogni probabilità sarà anche uno dei maggiori sostenitori delle politiche di austerity di Juncker e della Merkel.

I vantaggi economici di un’adozione dell’Euro sono molteplici: su tutti un aumento delle esportazioni verso i paesi europei, ma anche una maggiore credibilità agli occhi degli investitori esteri i quali potrebbero sfruttare tassi d’interesse più vantaggiosi.
Sono fortissime, però, anche le controindicazioni. Una su tutte riguarda il livello d’inflazione, da sempre uno dei mali che affligge l’economia lituana. Il rischio di cadere nel vortice dei prezzi alle stelle è elevato, un po’ come è successo alla Grecia. Ecco perchè in molti sono dubbiosi su tale scelta,che arriva tra l’altro in un momento estremamente positivo per l’economia del paese baltico.

Le ragioni dell’ingresso lituano nell’Euro sembrano essere soprattutto di natura politica. Il primo obiettivo di Vilnius è diventare sempre più indipendente dalla Russia di Putin. In questi anni sono stati molteplici gli scontri diplomatici e commerciali con Mosca, culminati il più delle volte con veri e proprio boicottaggi delle merci lituane da parte delle autorità russe.
La Lituania non vuole che si ripetano situazioni di questo tipo. La Russia è tuttora il principale paese di destinazione dei prodotti lituani, nonchè un importante fornitore di materie prime (gas e petrolio). Il processo di allontanamento dall’ex stato sovietico è cominciato negli anni Novanta e prosegue spedito ancora oggi.
L’adozione dell’Euro rappresenta la svolta definitiva in tal senso: il governo baltico vuole essere indipendente da Mosca, non solo dal punto di vista politico, ma anche da quello economico. Ecco perchè la scelta di Vilnius va valutata a 360 gradi ed esula da mere implicazioni di carattere economico-finanziario.

 

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