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Legge di Stabilità: quali misure per le imprese?

17 Ottobre 20163 min read

Prende forma la Legge di Stabilità 2017, presentata nella giornata di sabato dal premier Matteo Renzi e dal ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan.

La manovra vale circa 27 miliardi di euro e contiene diverse misure per favorire gli investimenti delle imprese. Come ribadito più volte da Renzi, l’intento del Governo è creare un contesto favorevole agli investimenti dei soggetti privati attraverso una serie di agevolazioni e la riduzione delle imposte.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono gli interventi che interessano da vicino le aziende.

  • Riduzione dell’Imposta sul Reddito delle Società (Ires) dal 27,5 al 24%;
  • Introduzione dell’Iri al 24% per commercianti e artigiani. L’obiettivo della misura è uniformare la tassazione sul reddito delle società. Le imprese legge-di-stabilita-impreseindividuali e le società di persone saranno sottoposti alla stessa aliquota dell’Ires. Nello specifico, il reddito prelevato dal titolare di una ditta individuale rimarrà soggetto all’Irpef (può arrivare fino al 43%); la parte di reddito non prelevata o reinvestita nell’impresa stessa, invece, sarà tassata al 24%.
    L’imposta, inoltre, verrà pagata al momento dell’incasso della fattura e non quando questa viene emessa.
  • L’aspetto più importante della Legge di Stabilità per le imprese è probabilmente il pacchetto competitività, che contiene tra le altre cose anche il Piano Industria 4.0. Vengono stanziati in tutto 20 miliardi di euro su più anni per favorire gli investimenti delle aziende.
    Per aumentare la spesa privata l’esecutivo ha previsto una serie di incentivi. Viene confermato il super-ammortamento al 140% per l’acquisto di nuovi beni strumentali utili per l’esercizio della propria attività. La manovra inserisce anche un iper-ammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione. Viene inoltre rifinanziata la Sabatini e rafforzato il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo: il limite massimo di credito passerà da 5 a 20 milioni di euro e l’aliquota per le spese interne passerà dal 25 al 50%.
  • Eliminazione dell’Irpef agricola.
  • Investimento di 100 milioni sul Made in Italy con l’obiettivo di aumentare di 1 miliardo il fatturato realizzato all’estero dalle imprese italiane.
  • Esonero totale dei contributi previdenziali per i primi tre anni per gli under 40 che decidono di aprire un’azienda agricola.
  • Proroga dal 2016 al 2019 delle agevolazioni fiscali per chi ristruttura una casa o migliora l’efficienza energetica degli edifici. Il bonus viene esteso anche ai condomini e agli alberghi.
  • Detassazione al 10% dei premi di produttività che saliranno dagli attuali 2mila euro a 4mila euro e saranno validi per gli impiegati, i quadri e parte della dirigenza con un reddito lordo annuale fino a 80mila euro.

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