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La Legge di Stabilità e quei tagli inopportuni al Ministero dello Sviluppo Economico!

17 Dicembre 20142 min read

Ci sono dei provvedimenti legislativi che risultano corretti, alcuni sono inadeguati, altri ancora si rivelano semplicemente inopportuni. É il caso di una parte della Legge di Stabilità che verrà approvata in questi giorni in Parlamento. Il Governo Renzi sta provando a far quadrare i conti, investendo in determinati settori e tagliando in altri. Probabilmente rientra in quest’ultima categoria il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).

Aspi anticipata per associarsi in cooperativaVi starete chiedendo perchè? La risposta è presto detta. Il taglio dei fondi al Mise porta con sè la riduzione delle attività che il Ministero diretto da Federica Guidi svolge solitamente. Una di queste è il controllo contabile delle cooperative. Il sistema di revisione dei bilanci delle coop si articola in due rami: circa la metà, quelle aderenti alle organizzazioni di categoria (Confcooperative, Legacoop, Agci, Unci), vengono controllate da revisori incaricati dalle stesse centrali di categoria. Tutte le altre sono sottoposte al controllo statale per il tramite del Ministero dello Sviluppo Economico. Secondo le stime dell’Espresso , i tagli al Mise comporteranno una nettissima diminuzione dei controlli alle cooperative: si parla di una cifra vicina ai tremila in tutto il 2015, al cospetto di ben 48mila cooperative che dovrebbero essere sottoposte alla vigilanza contabile pubblica.

Risulta inopportuno, specie in un momento come questo, tagliare fondi ad un’attività così importante come quella dei controlli di gestione. Lo scandalo Mafia Capitale nasce proprio dal fallimento del sistema di vigilanza, che ha permesso ad una cooperativa come quella di Buzzi di agire liberamente nel mercato degli appalti, nonostante delle evidenti anomalie nei bilanci sociali. La situazione svelata dall’inchiesta della Procura Distrettuale Anti-Mafia di Roma avrebbe richiesto un intervento di ben altro tipo. Il sistema dei controlli preventivi è una misura ancora più efficace dell’inasprimento delle pene. Solo agendo a monte, infatti, è possibile scoprire qualsiasi tipo di affare illecito, evitando dei colossali danni d’immagine, non solo al mondo cooperativo, ma all’Italia intera.

 

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