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La Grecia e l’uscita dall’Euro: tra dubbi, realtà e smentite!

5 Gennaio 20153 min read

Da qui ai prossimi mesi si rincorreranno le voci su una possibile uscita della Grecia dall’Euro. La questione non riguarda tanto il paese ellenico, ma la tenuta dell’intero assetto comunitario.
Le ipotesi avanzate sono molteplici: alcune credibili, altre verosimili, la maggior parte frutto di calcoli politici. Del resto si tratta del gioco delle parti, quanto mai fondamentale all’interno del complesso scacchiere internazionale.

eurogruppoDue giorni fa il giornale tedesco Der Spiegel ha diffuso una notizia sorprendente: secondo quanto appreso da fonti governative, la Germania non riterrebbe pericolosa un’eventuale fuoriuscita della Grecia dall’Euro zona.
Il “rischio contagio” sarebbe ormai sventato. Paesi come il Portogallo, l’Irlanda o la stessa Italia hanno migliorato i propri conti ed i rispettivi governi intendono proseguire sul cammino della moneta unica.
Syriza faccia pure, insomma. Gli strumenti di salvaguardia del mercato comune monetario sono stati implementati, dunque l’Euro è più solido che mai. L’eventuale vittoria del partito di sinistra radicale non spaventa il paese leader dell’Unione Europea.

Venti quattro ore dopo sono arrivate le smentite da parte dell’esecutivo tedesco. Ma più che una smentita sul merito, è sembrato un semplice invito alla Grecia a rispettare il piano di rientro e a pagare i debiti con l’Ue.
Dove sta la verità e dove il calcolo politico? Ventiquattro ore per una smentita ufficiale appare un tempo biblico, soprattutto nell’era moderna della comunicazione.
Probabile che Berlino abbia voluto verificare gli effetti della notizia, perchè un fondo di verità c’è. La situazione economica europea è profondamente cambiata rispetto al 2012, il che colloca Bruxelles in una posizione di forza rispetto alla Grecia. Il colpo di un eventuale exit del paese ellenico sarebbe sicuramente duro da digerire, ma non metterebbe ko l’Euro.
Lo sanno i vertici europei e lo sa pure Tsipras, il quale, infatti, sembra voglia rimanere all’interno dell’Euro zona, limitandosi a rinegoziare i patti con l’Ue.
La Germania si sta preparando al’appuntamento con Syriza e lo fa prendendo le redini del gioco. Nessuna imposizione, nessun passo indietro: Angela Merkel questa volta gioca l’arte sottile della diplomazia.
La partita a scacchi è appena iniziata. Di Euro, debito pubblico ed integrazione europea se ne parlerà solo dopo le elezioni.
Per adesso vige solo il calcolo politico, come è giusto che sia.

 

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