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La filiera del latte fresco: ecco come arriva sulle nostre tavole

23 Dicembre 20142 min read

Il processo di lavorazione del latte fresco pastorizzato di Alta Qualità è estremamente accurato in tutte le sue fasi. Una sequenza rigorosa che porta sulle nostre tavole un prodotto dall’elevato valore biologico e dal sapore fresco e genuino.

latte_fresco_Questo tipo di latte può essere prodotto solo da aziende con determinati requisiti disciplinati dalla legge n. 169 del 3/5/1989. Tra le caratteristiche più importanti rientra il tipo di mungitura, lo stato di salute dei bovini e le condizioni igieniche delle stalle. Tutti elementi imprescindibili per avere un alimento di Alta Qualità.

Il latte fresco pastorizzato di Alta Qualità deve, innanzitutto, arrivare crudo nella fabbrica di lavorazione ed essere trattato non oltre 48 ore dalla mungitura. A differenza del latte pastorizzato, esso subisce un solo trattamento termico di pastorizzazione con l’obiettivo di ridurre al minimo la perdita di sostanze proteiche e di mantenere intatta la freschezza tipica di questo prodotto.

Il procedimento di pastorizzazione consiste in un trattamento del latte ad una temperatura di 72° per circa 15 secondi. Questo tipo di lavorazione consente l’eliminazione di alcune sostanze come la flora microbica, presente, invece, in un tutti i tipi di latte crudi.

Una volta pastorizzato, si procede con il confezionamento che può avvenire in bottiglie di vetro, di plastica o in un buste di Tetra-Pak. Risulta molto importante per il latte fresco pastorizzato di Alta Qualità il processo di etichettatura. La legge n.204 del 3/08/2004 stabilisce, infatti, che possano essere etichettati come tipi di latte fresco solo quei prodotti che rispettano i requisiti disciplinati dalla legge n. 169 del 3/5/1989. In base alla normativa vigente l’etichettatura deve riportare la data di scadenza del latte che non può essere superiore a sei giorni dal momento della pastorizzazione.

La legge stabilisce, inoltre, l’obbligo di indicare la stalla di provenienza del latte. In questo modo si favorisce la tracciabilità del prodotto e viene data la certezza al consumatore che il latte provenga da aziende certificate e che, dunque, si tratti a tutti gli effetti di un alimento di Alta Qualità.

 

 

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Rocco Sicoli

Dopo anni passati tra la scrivania e il laboratorio, come redattore di riviste del settore ICT, ho deciso di tornare alla mia più grande passione: la comunicazione. Dal 2009 mi occupo di comunicazione politica sul campo, diventando campaign manager di una sfida molto ardua, radicare un nuovo soggetto fuori dagli schieramenti classici in una terra difficile come la Calabria. Studio le reti di influenza sociale e la creazione di nuovi immaginari. Credo nell'analizzare il contesto e nel trattare ogni scelta come qualcosa di matematico. Sono un cooperatore e dall'8 marzo 2016 ricopro la carica di Vice-Presidente di Confcooperative Calabria.

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