La Camera dei Deputati ha approvato, oggi, la legge sugli sprechi alimentari, un provvedimento che dovrebbe consentire all’Italia di recuperate 550mila tonnellate di eccedenza in tutta la filiera.
La palla passa adesso al Senato per l’approvazione definitiva, ma si tratta comunque di un primo passo verso il raggiungimento degli obiettivi posti con la firma della Carta di Milano. L’Italia, insieme ad altri Paesi, istituzioni e ONG, si è impegnata portare avanti azioni di contrasto agli sprechi alimentari abbracciando la Sfida Fame Zero, lanciata di recente dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.
La legge sugli sprechi renderà più facile per le imprese donare il cibo alle organizzazioni non profit anziché distruggere gli avanzi.
Il valore degli sprechi arriva nel nostro Paese a quota 13 miliardi di euro; nel mondo è stato calcolato che un terzo del cibo prodotto viene sprecato, con una stima di 13 miliardi di tonnellate di cibo gettate via ogni anno.
La nuova normativa semplifica le procedure di donazione, innalzando a 15mila euro la soglia che obbliga aziende e ristoratori ad effettuare una dichiarazione preventiva prima di donare gli avanzi. Quando la legge concluderà l’iter normativo basterà elaborare una rendicontazione a fine mese con le donazioni effettuate.
“Il voto di oggi – commenta il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina – conferma l’Italia in prima linea nella lotta contro lo spreco alimentare. Ora bisogna arrivare presto all’approvazione definitiva. È un intervento necessario per contrastare un fenomeno che solo in Italia vale 12 miliardi di euro l’anno. Un Paese a spreco zero è un Paese con cittadini-consumatori consapevoli, un Paese che fa diventare le buone pratiche abitudini quotidiane e non eccezioni”.
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