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Istat: la disoccupazione scende all’11,5%, diminuiscono anche gli inattivi

1 Luglio 20163 min read

L’Istat ha pubblicato la nota mensile sul numero di occupati e disoccupati relativa a maggio 2016. 

Finalmente arrivano buone notizie per il mercato del lavoro italiano e riguardano tutti i principali indicatori, ovvero il tasso di occupazione, la disoccupazione ed il numero di inattivi. L’unica variabile che non presenta variazioni positive è quella relativa al tasso di disoccupazione giovanile che rimane stabile al 36,9%.
disoccupazione-italiaMa analizziamo nel dettaglio i singoli indicatori.
Nel mese di maggio, riporta l’Istat, la stima degli occupati, dopo essere aumentata a marzo ed aprile, cresce ancora, seppur in misura lieve, presentando una variazione dello 0,1%. Anche il tasso di occupazione, pari al 57,1%, cresce dello 0,1%.
L’aumento del numero degli occupati riguarda soprattutto la componente femminile ed i rapporti di lavoro subordinati, sia a tempo indeterminato che a termine.
Il numero di contratti permanenti aumenta, infatti, di 11mila unità e quelli a termine di 37mila. Continuano a diminuire, invece, gli indipendenti (-28mila).
Ottimo il rendimento trimestrale: nel periodo marzo-maggio l’aumento del numero di occupati è di 101mila unità (+0,4% rispetto al trimestre precedente).

Per quanto riguarda, invece, la disoccupazione, a maggio la stima dei disoccupati cala dello 0,8% (-24 mila) e riguarda sia gli uomini (-1,0%) che le donne (-0,6%). Il tasso di disoccupazione, invece, è pari all’11,5%, con una variazione negativa 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile.
Spesso abbiamo sottolineato come spesso la riduzione della disoccupazione fosse la conseguenza dell’aumento del numero degli inattivi. Negli ultimi mesi, però, sembra esserci stata un’inversione di tendenza da questo punto di vista perché diminuiscono gli “scoraggiati”.
Iniziativa come Garanzia Giovani, nonostante presentino delle enormi lacune, hanno sicuramente contribuito a far entrare i giovani attivamente nel mercato del lavoro, togliendoli dal circolo dei Neet.

Dopo il calo di marzo (-0,3%) e aprile (-0,8%) – riporta l’Istat – la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni cala anche a maggio (-0,2%, pari a -27 mila). La variazione negativa riguarda solamente le donne, mentre tra gli uomini c’è una sostanziale stabilità del numero di inattivi.
I dati diventano più incoraggianti se analizziamo le tendenze su base annua. Negli ultimi dodici mesi il numero di occupati è aumentato del +1,3%, pari a +299 mila unità. La crescita tendenziale è anche qui attribuibile soprattutto ai lavoratori dipendenti, sia permanenti (+1,7%, pari a +248 mila) sia a termine (+3,5%, pari a +81 mila), mentre diminuiscono gli indipendenti. Buone notizie anche sul fronte disoccupazione, con il numero dei disoccupati che nell’ultimo anno perde 5,6 punti percentuali, pari a -175 mila unità, mentre il numero di inattivi presenta una variazione negativa del -2,2%, pari a -305 mila unità.
Le tendenze dell’ultimo, dunque, sembrano essere incoraggianti. Solo, però, con una costante e parallela diminuzione degli inattivi e dei disoccupati potremo parlare di effettiva ripresa del mercato del lavoro italiano.

 

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