Now Reading: Istat: deflazione in aumento anche in Italia

Loading
svg
Open

Istat: deflazione in aumento anche in Italia

9 Febbraio 20153 min read

La deflazione è una realtà concreta per l’Italia e l’Europa. Non è un caso che la Banca Centrale Europea abbia deciso di attuare misure di politica monetaria espansiva con lo specifico intento di alzare il livello dei prezzi in tutti i paesi dell’Eurozona.

L’obiettivo delle istituzioni europee è portare l’inflazione vicino al 2%. Ben lontana, dunque, rispetto ai valori prossimi allo zero di questi mesi.
Anche l’Italia è protagonista di un andamento dei prezzi al ribasso, iniziato a fine 2014 e proseguito in questi primi giorni di 2015.

Lo dimostrano i dati comunicati dal’Istat sull’Indice dei Prezzi al Consumo (NIC) nel mese di gennaio. Si tratta di elaborazioni provvisorie che raccontano di una variazione negativa sia su base mensile che su base annua.
Nello specifico “l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,6% nei confronti di gennaio 2014 (a dicembre la variazione tendenziale era nulla)”.

Analizzando i risultati nel dettaglio, il calo congiunturale dei prezzi è ascrivibile principalmente al ribasso delle materie prime (gas e petrolio su tutte). Il settore più colpito dal fenomeno deflazionistico è, infatti, quello dei beni energetici non regolamentati (-14,1% a gennaio rispetto al -8% di Dicembre).
Anche il settore dei trasporti presenta un vistoso calo nell’aumento dei prezzi: si passa, infatti, dal +2,0% del mese di Dicembre al +0,2% di Gennaio.
Il confronto rispetto ad anno fa mostra le medesime dinamiche. Il ribasso maggiore è rappresentato dal comparto dei Beni energetici non regolamentati (-6,3%),  dai Servizi Relativi ai Trasporti (-2,4) e dall’Energia Elettrica (-2,2%).
È evidente, dunque, come il crollo delle materie prime abbia influenzato tutta l’economia italiana ed europea, incidendo su molti valori aggregati.

A risentire maggiormente dalla spinta deflazionistica sono i prezzi dei beni (-1,5% contro il -0,8% di dicembre), mentre i prezzi dei servizi mantengono sempre valori positivi, seppur anche essi in calo (+0,5% rispetto al +1% di dicembre).
L’Indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), infine, presenta un decremento del -2,4% su base mensile e del -0,4% su base annua. L’IPCA non tiene conto dei saldi invernali applicati nel settore dell’abbigliamento, di qui si spiega una variazione negativa congiunturale così ampia.   

Sostieni la voce libera della cooperazione

Cari lettori e sostenitori della cooperazione,

Cooperative Italia è nato con una missione chiara: offrire una piattaforma informativa dedicata ai temi della cooperazione, economia, lavoro, agricoltura, terzo settore, innovazione sociale e innovazione d'impresa. Da sempre, ci impegniamo a fornire contenuti accurati, approfonditi e imparziali, perché crediamo in un media libero e indipendente.

Se condividete la nostra visione e la nostra passione, vi invitiamo a sostenerci. Ogni contributo, anche il più piccolo, fa la differenza.

svg

What do you think?

Show comments / Leave a comment

Leave a reply

svg